Donato dal Rotary un defibrillatore al Giglio

Da oggi (22 giugno) anche il teatro del Giglio è dotato di un defibrillatore. Il prezioso strumento (messo al piano terra) è stato donato dal Rotary Club di Lucca, in collaborazione con l’associazione Mirco Ungaretti onlus: si va così ad unire a quelli che il Rotary ha già posizionato, nel corso dell’ultimo anno, al tribunale di Lucca ed alla stazione.

“Continuiamo con questo service per la città – ha spiegato il presidente in carica Giancarlo Nolledi – che riteniamo fondamentale per salvare vite umane. Il criterio è quello di posizionare i defibrillatori nei luoghi maggiormente affollati, ma non ci vogliamo a limitare a questo: con il tempo, si sta creando una vera rete di soggetti formati all’utilizzo dello strumento ed al massaggio cardiaco, a partire dalle scuole”.
Il personale del teatro – che adesso dovrà essere adeguatamente formato – esprime chiara soddisfazione, attraverso le parole dell’amministratore unico Gianni Del Carlo: “Siamo felici che il Giglio sia stato individuato come luogo in cui posizionare il defibrillatore. Del resto, ogni anno, raccogliamo qui decine di migliaia di persone: da oggi questo spazio sarà vivibile on maggiore sicurezza”.
Il Rotary club proseguirà lungo questa strada, verosimilmente, anche dopo l’avvicendamento alla presidenza che avverrà a giugno, quando al timone salirà Stefano Giurlani. Una spinta essenziale, però, viene senza dubbio dalla Mirco Ungaretti onlus, rappresentata dalla madre di Mirco, Marisa Giunchigliani. “Era proprio il 22 giugno di 9 anni fa – racconta commossa – quando Mirco se ne andava. Quella sera, io non ho saputo cosa fare: i medici mi dissero che se avessi saputo praticare un massaggio cardiaco o se avessimo avuto un defibrillatore, si sarebbe salvato al 70%. Dopo una fase di smarrimento, abbiamo deciso di reagire, fondando l’associazione anche grazie agli amici di Mirco, che era un volontario della Misericordia: quando se n’é andato era appena tornato da una missione per i terremotati dell’Aquila”. Così, ogni sabato, l’associazione va nelle scuole per formare gli studenti: solo quest’anno, tutte le quinte superiori di Lucca (circa 600 studenti) hanno conseguito i certificati Blsd, utili prima di tutto per salvare vite, ma anche capaci di conferire crediti scolastici. E i casi concreti non mancano: lo scorso Natale uno studente dell’Iti Fermi è riuscito a salvare il padre, praticando il massaggio cardiaco. Stesso scenario, la settimana scorsa, al centro sportivo Le Vele di san Donato: un tennista si è accasciato a terra, ma è stato prontamente rianimato dal personale formato.
“Vogliamo far capire a tutti – conclude Giunchigliani – che basta davvero poco, a volte, per salvare una vita. Anche per questo, domani, saremo al palazzetto dello sport insieme a cento persone per insegnare le tecniche a tutti quelli che lo vorranno”.

Paolo Lazzari

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