Biblioteche e archivi, Lucca rinnova adesione alla rete

Il consiglio comunale di Lucca dà il via libera al rinnovo della adesione alla rete documentale lucchese e alla relativa convenzione che mette, per l’appunto a sistema, biblioteche e archivi di enti pubblici o istituzioni e fondazioni. Un sistema che rapporta tra di loro 57 soggetti, ha spiegato l’assessore Stefano Ragghianti: “un patrimonio documentale e fotografico di un certo valore”. 

“La convenzione – ha osservato – ha l’obiettivo di far crescere questi soggetti, la catalogazione e l’archiviazione dei documenti e del materiale esistente e la loro divulgazione. Durante la discussione in commissione, erano stati chiesti alcuni approfondimenti sulla quota di partecipazione alla rete. La nostra quota per il 2018 è stabilita in 13.850 euro, versati al Comune capofila che è quello di Altopascio. I criteri di determinazione della quota prevedono una cifra fissa più una parte percentuale calcolata sulla popolazione di ogni Comune. La quota del Comune di Lucca è un po’ più alta perché oltre alla propria versa la quota anche di altri soggetti, e in particolare dell’Archivio fotografico Lucchese, del centro studi Giacomo Puccini” e di altre biblioteche di fondazioni o istituzioni locali.
Teresa Leone, consigliera comunale del Pd, sottolinea che il “rinnovo della convenzione è quasi un atto dovuto”, sottolineando la qualità e la quantità dei documenti messi in circolazione e alla luce anche dei dati positivi sull’utenza di biblioteche e archivi.
Positiva anche la consigliera comunale di Lei Lucca, Donatella Buonriposi: “La rete è indispensabile anche al funzionamento e al mantenimento di archivi e biblioteche, che sono risorse importanti per la città. Purtroppo però non tutto viene valorizzato a dovere, come ad esempio e purtroppo l’archivio storico di Lucca, che purtroppo non ha il personale necessario per garantire aperture in modo continuativo. Bisogna fare uno sforzo a sostenere queste strutture o quantomeno a contribuire affinché calino risorse e personale”.
La consigliera comunale di Forza Italia, Simona Testaferrata, ha ricordato invece di aver chiesto le voci di spesa per la quota di partecipazione alla rete documentale: “Avevamo chiesto esplicitamente di essere informati nel dettaglio. Capisco che si parla di atto dovuto ma secondo noi questo passaggio andava chiarito meglio”. Al riguardo l’assessore ha spiegato che le spese non sono gestite da Lucca ma dal Comune capofila.

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