‘Le nuove frontiere della cultura’: al LuBec si parla di salute e benessere

Esplorare le nuove frontiere della Cultura è sempre stato uno dei princìpi cardine di LuBeC – Lucca Beni Culturali, la rassegna dedicata al mondo dei Beni Culturali, dell’Innovazione Tecnologica di settore e dello sviluppo legato alla cultura, che ha preso il via questa mattina presso la splendida cornice del Real Collegio di Lucca. Tema di questa edizione è Patrimonio Culturale, risorsa d’Europa. Una risorsa preziosa, in grado di spaziare tra ambiti molto diversi e apparentemente lontani, come salute e benessere. Nella giornata di oggi, 4 ottobre, si è tenuto l’incontro “Cultura, benessere e salute”, patrocinato dall’Azienda Usl Toscana nord ovest e dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Lucca. Un tema nuovo, un terreno ancora in fase di esplorazione: quali sono gli effetti che la Cultura e le sue espressioni possono avere sul nostro corpo e la nostra mente? In che modo la musica può andare a toccare, addirittura far ballare le nostre cellule? Tutto ciò è stato approfondito grazie all’intervento di Carlo Ventura, Direttore del Laboratorio Nazionale di biologia molecolare e bioingegneria delle cellule staminali dell’istituto nazionale di biostrutture e Biosistemi (Inbb), che afferma: le nostre cellule si muovono di continuo e, nel farlo, suonano. La vita non è statica, nè silenziosa: in ogni cellula danzano filamenti che manifestano una direzione precisa e producono campi elettrici. Quando una cellula sfiora le vicine, queste vibrano all’unisono. Così la ‘comunicazione’ avviene più rapidamente che attraverso i segnali chimici”. Insomma, si può dire che l’uomo, fin dall’antichità, è arrivato a comporre musica per stare bene.

Sulla scia di questo pensiero, sottolineando il fatto che la cultura può a tutti gli effetti migliorare la qualità di vita, si pone l’intervento di Umberto Quiriconi, presidente ordine dei medici chirurghi della Provincia di Lucca. Mi piace ricordare il progetto della Regione Toscana denominato “Sanità d’iniziativa”, afferma Quiriconi, che ha come scopo quello di intercettare i fattori di rischio prima dell’insorgere della patologia, al fine di prevenirla il più possibile. Migliorare lo stile di vita, anche attraverso l’aspetto culturale, è fondamentale al giorno d’oggi. Insieme al dottor Ventura, sono intervenuti Armando Piccinni, Specialista in psichiatria e neurologia e presidente della Fondazione Brf Onlus, e Annalisa Cicerchia, Professore di Management delle imprese creative e di Economia e gestione delle risorse culturali università di Roma Tor Vergata.

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