Ragghianti: “L’Opera? Non si sosteneva da sola”

“Sorprende lo sconcerto con cui, da una parte anche se non da tutti gli osservatori, è stata accolta la chiusura dell’Opera delle Mura, in verità annunciata da tempo, anche agli stessi dipendenti, o meglio ai dipendenti dell’amministrazione presso l’istituzione a cui nulla è stato nascosto”. Lo afferma l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti difendendo e spiegando i motivi della scelta che porterà alla chiusura dell’istituzione.

“Già dal 3 marzo scorso infatti – prosegue l’assessore -, con il rientro nella struttura comunale di quasi tutti i dipendenti e quindi delle mansioni di cura del verde pubblico il futuro dell’istituzione era già chiaramente stabilito. L’Opera delle Mura è nata nel 1999 con un compito preponderante: quello della manutenzione e valorizzazione del parco delle Mura e dell’Orto botanico. Ma l’istituzione che avrebbe dovuto svilupparsi e divenire in parte autonoma finanziariamente dal Comune, per una serie di avversità contingenti, dovute al progressivo impoverimento degli enti locali e delle risorse messe a disposizione dallo Stato, è rimasta a una forma larvale e non ha potuto assumere direttamente le professionalità necessarie a rendersi indipendente ma solo ottenere personale in comando dal Comune di Lucca. Perfino il direttore era un dirigente prestato dal Comune di Lucca. Così abbiamo assistito in questi ultimi 15 anni anche per opera di amministrazioni precedenti alle nostre, una andare e venire di professionalità, forze umane e funzioni fra Comune e Opera: ci sono stati momenti in cui il verde pubblico è stato condiviso fra i due enti, altri in cui il comune lo affidata a Sistema ambiente, altri in cui è stato attribuito totalmente all’Opera delle Mura. In poche parole la ‘coperta’ è sempre stata corta i due enti impossibilitati a fare nuove assunzioni, gli operai sempre meno”.
“Oggi – prosegue ancora l’assessore – ne rimangono otto per tutto il verde comunale, Mura e Orto Botanico compreso. Indispensabile appaltare all’esterno la maggior parte dei lavori. Dividere le forze disponibili fra Comune e un’istituzione che, sebbene dipendente, aveva vertici, amministrazione e contabilità separata, bilanci preventivi e consuntivi autonomi, procedure autorizzative di eventi e manifestazioni talvolta doppie rispetto a quelle dell’amministrazione stessa, rappresentava uno spreco difficilmente giustificabile. Questa condizione di limitata operatività è stata evidente un po’ a tutti i cda presidenti e amministratori straordinari che si sono avvicendati nel tempo, ed è stata ancora più evidente per i lavori di restauro del monumento, realizzati fra 2013 e 2017 con i finanziamenti della Regione e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, per i quali è stata necessaria la gestione diretta del Comune e della Fondazione. In questo quadro di difficoltà quindi, il ringraziamento al presidente Biancalana e al consiglio tutto è particolarmente significativo. Se quindi, anche per rispettare precisi obblighi di legge e per limitare gli sprechi dobbiamo gestire l’amministrazione e la manutenzione delle Mura delle torri e del verde dall’interno della struttura comunale, abbiamo ferma intenzione di continuare a lavorare alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio di beni culturali e ambientali del Comune e per questo abbiamo riorganizzato un intero settore del comune dedicato alla promozione del territorio. Nonostante la cessazione dell’Opera delle Mura, le medesime professionalità continuano a lavorare dentro il Comune: gli stessi operai che si occupavano della manutenzione delle Mura proseguiranno a farlo, i giardinieri dell’Orto Botanico continueranno a curare il giardino scientifico lucchese, presto con l’apporto di un nuovo curatore, il tutto con un coordinamento unico interno al Comune. Lo staff che ha determinato in questi anni il successo di Murabilia e VerdeMura collaborerà con Lucca Crea per garantire le nuove edizioni di questi importanti eventi del giardinaggio nazionale. Anche in questo caso la scelta riposizionerà e svilupperà il carattere sia attrattivo che culturale- scientifico delle due manifestazioni Sarà inoltre mia cura assicurare che proventi delle Torri e dell’Orto Botanico non spariscano fra le voci di entrata del bilancio comunale ma che importi di pari entità vengano reinvestiti a beneficio della manutenzione e restauro dei beni culturali comunali. Lo scioglimento dell’istituzione si inquadra quindi in un percorso – non facile né breve – di riposizionamento dei principali strumenti pubblici della cultura e nel quadro di una ampia riflessione e definizione di una piano complessivo strategico della cultura – di cui le parti più sensibili della città avvertono la necessità – che può rappresentare un’occasione importante per disegnare il profilo culturale della città. La Cerchia urbana rappresenterà sempre e sempre di più un luogo indispensabile per la città”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.