Fondazione Ragghianti, incontri d’arte dal Medioevo a oggi

Ferve l’attività della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, che rilancia una raffica di iniziative da settembre. Intanto, sta prendendo corpo il progetto della campagna di censimento, in collaborazione con Italia Nostra Onlus di Lucca, di stemmi e arredi gentilizi di cui sono dotati alcuni palazzi storici della città per il loro recupero e restauro. L’iniziativa, nata in modo insolito essendo stata stimolata osservando le continue lamentele degli utenti di facebook che denunciavano con post la scarsa attenzione data al generale decoro urbano, è ancora in costruzione.

La proposta sarà quella di prendere una zona della città e usarla come campione, partire schedando un’area e costruire poi da lì un modello di ricerca applicabile a tutta la città di Lucca in modo da realizzare un catalogo completo da presentare all’amministrazione comunale. Oltre al suddetto progetto in cantiere, sono tanti gli eventi organizzati dal comitato scientifico e che avranno luogo in autunno. Nella linea di apertura e collaborazione con altre istituzioni e iniziative culturali che abbiano precisi e significativi riferimenti con la storia culturale e artistica della città di Lucca e con l’intento di permettere ai lucchesi di conoscere la propria storia, venerdì 26 settembre alle 17,30 nella sala conferenze di San Micheletto, si terrà il primo incontro con la conferenza Jacopo Ligozzi, un protagonista sconosciuto dell’arte a Firenze fra Maniera e Controriforma, che sarà tenuta da Alessandro Cecchi curatore della mostra Jacopo Ligozzi. Pittore universalissimo, in corso alla galleria Palatina di Firenze fino al 28 settembre prossimo. Jacopo Ligozzi artista poco noto ma raffinatissimo, veronese di nascita e pittore alla corte dei Medici tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, operò anche a Lucca sullo scorcio del 1500 attestando la sensibilità e la raffinatezza della  committenza lucchese del tempo. Ligozzi lasciò alla città alcune interessanti opere di tema religioso: nell’Oratorio del Nome di Gesù alla chiesa della Rosa, demolito in epoca napoleonica, eseguì la decorazione ad affresco e tre tele, che esemplificano la gamma completa delle possibilità espressive del pittore: la Circoncisione, ora conservata nella sacrestia della Cattedrale, l’Adorazione del Nome di Gesù, della Collezione Mazzarosa e il Battesimo di Cristo, esposto al Museo Nazionale di Villa Guinigi. Del 1595 è invece la Visitazione eseguito per il quarto altare sinistro della Cattedrale. A Lucca si conserva anche un’altra opera di Ligozzi, Giacinto in adorazione della Vergine col Bambino, esposta in mostra a Firenze, che fa parte delle collezioni del Museo di Palazzo Mansi e fu donata alla città da Leopoldo II di Lorena dopo la riunione di Lucca al Granducato di Toscana. L’incontro-dibattito Le città d’arte tra cultura e turismo in programma venerdì 17 ottobre alle 17,30 vedrà protagonista Vittorio Emiliani inviato a discutere sul tema, tanto attuale quanto controverso, del futuro delle città d’arte divise tra recupero e conservazione delle radici culturali ed esigenze turistiche. Giornalista per i maggiori quotidiani italiani, scrittore e saggista, Emiliani ha pubblicato  su L’Unità del 18 luglio scorso una lettera aperta al ministro Franceschini proprio in merito alle proposte di stretta integrazione fra turismo e beni culturali e paesaggistici auspicate dal nuovo governo. 
Sabato 8 novembre alle 17,30 verrà presentato il volume, edito dalla stessa Fondazione Ragghianti, Scoperta armonia. Arte medievale a Lucca con il quale si chiudono idealmente le iniziative delle celebrazioni, iniziate 2010, del centenario della nascita di Carlo Ludovico Ragghianti, anniversario che ha visto focalizzata l’attenzione sugli studi fino ad allora poco noti ma originalissimi e significativi, che egli dedicò al Medioevo. Dopo la pubblicazione di Prius ars. Arte in Italia dal IV al X secolo dedicato all’Alto Medioevo, la mostra ed il catalogo Lucca e l’Europa. Un’idea di Medioevo sulla produzione artistica dalla fine del mondo antico alle soglie del tredicesimo secolo, la raccolta di saggi che sarà presentato l’8 novembre verterà sull’arte medievale lucchese prodotta tra gli inizi del dodicesimo secolo e i primi decenni del tredicesimo. Il volume è dedicato all’avvocato Giovanni Cattani presidente della Fondazione Ragghianti dal 1997 al 2011,  a cui si dedicò con impegno e passione e che fu il più convinto e prezioso sostenitore delle iniziative celebrative ragghiantiane dedicate al medioevo lucchese.
 Venerdì 21 novembre, con la conferenza-concerto multimediale e interdisciplinare American Notations, a cura di Paolo Bolpagni e  Claudio Pestalozza con la presenza del pianista Antonio Ballista, si aprirà una nuova serie di appuntamenti che la Fondazione Ragghianti dedicherà alla commistione delle arti. Nello specifico verrà indagato, secondo una prospettiva originale e nuova, il tema delle ibridazioni e degli scambi tra ambiti espressivi diversi, con specifico riferimento al carattere visuale e “iconico” assunto dalle partiture musicali delle neoavanguardie statunitensi degli anni ’50 e ’60 del ventesimo secolo.
 Venerdì 5 dicembre è in programma Licia Collobi Ragghianti storica dell’arte, giornata di studio in occasione dell’anniversario della nascita di colei che oltre ad essere la moglie e la più preziosa collaboratrice di Carlo Ludovico Ragghianti fu una sensibile e apprezzata storica dell’arte. “Abbiamo voluto dare a Licia Collobi la giusta visibilità che merita come studiosa di storia dell’arte – commenta la direttrice della Fondazione Maria Teresa Filieri.” Saranno illustrati sia i personali interessi scientifici, come l’arte fiamminga in Italia, sia il suo impegno di “Ispettore onorario”, presso la Galleria d’arte moderna di Firenze nei primi anni ’50 del ‘900, nella cui veste elaborò un’interessante proposta espositiva, la prima del dopoguerra, per l’ampliamento della Galleria. Alla giornata prenderà parte Simonella Condemi, direttore della Galleria d’Arte Moderna che metterà a confronto le ipotesi di allestimento di Licia Collobi Ragghianti, di cui la ricerca d’archivio ha recentemente fatto venire alla luce gli interessanti schemi originali, con le realizzazioni successive e ciò in concomitanza con le manifestazioni per il Centenario della Fondazione della Galleria fiorentina.

 

 

 

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