All’arcivescovato “La Buona Novella” di De Andrè con Animando

Dopo lo straordinario successo del 10 settembre a Firenze – tributato da centinaia di persone entusiaste in mezzo alla movida di piazza Santo Spirito – si replica a Lucca martedì (15 settembre) alle 21,15, nel salone dell’arcivescovato gentilmente concesso, La Buona Novella di Fabrizio De André, per soli, coro e ensemble di fiati. Il concerto lucchese, prodotto da Animando e diretto dal maestro Silvano Pieruccini, aggiunge all’opera di De André, una Missa, sempre per soli, coro e ensemble di fiati, opera ritrovata del musicista butese Ciro Belloni Filippi, coetaneo e amico di Giacomo Puccini. Due opere diverse, ma ambedue contrassegnate da una impronta popolare.

De André considerava La Buona Novella la sua opera migliore. L’aveva scritta negli ultimi anni Sessanta ribollenti della rivolta giovanile e operaia, di cui nei testi si avvertono solo gli echi, sotto il segno distintivo della sua poesia, quello della consapevolezza del dolore umano e della pietà per chi soffre.
La revisione per ensemble di fiati, pianoforte, soli e coro polifonico, privilegia, anche nelle scelte vocali, una rilettura al femminile, intima e profonda, lontana da ogni aggressività. In particolare le dolorose vicende della vita di Maria occupano uno spazio centrale nell’opera e sono affrontate con scelte musicali e poetiche di grande bellezza. Il Maestro Pieruccini, nella sua originale revisione, ha scelto di proporre l’opera in forma cameristica e polifonica, rinunciando ad amplificazioni e privilegiando un ascolto partecipe e intimo.
La seconda parte del concerto, dedicata alla Missa S. Franciscedi Ciro Belloni Filippi, collocabile fra fine 800/inizi 900, si caratterizza viceversa come una esecuzione sinfonico-corale, che privilegia un ascolto più tradizionale. L’opera, tuttavia, si presenta come una sapiente costruzione musicale, singolare e di piacevole fruizione: alterna echi della tradizione lirica (Verdi), con passi ariosi di sapore più moderno, da Mascagni alla operetta. I cantanti solisti – la giovanissima soprano Ilaria Casai, la notevole Laura Masini, mezzo-soprano, il forte baritono Nicola Gerbi – e un grosso coro (costituito dal S. Felicita, S. Cecila di Buti diretta dal maestro Gianmichele Bachini e corale polifonica di Cascina diretta dal maestro Luciano Parenti), accompagnati dallo stesso ensemble strumentale, daranno il migliore smalto all’esecuzione, ormai giunta ad un bel numero di repliche, tutte di grande successo, a conferma che si tratta di musica che colpisce nel segno.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.