Una conferenza dell’Accademia sulle monete lucchesi trovate nella tomba di S.Francesco

E’ in programma per venerdì (13 gennaio) alle 17 nella sala dell’Autorità di Bacino a Palazzo Pretorio, organizzata dall’accademia Lucchese di scienze, lettere e arti la conferenza dal titolo I denari lucchesi nella tomba di S. Francesco d’Assisi e gli usi rituali delle monete nel Medioevo. Relatrice sarà la professoressa Lucia Travaini, docente di numismatica medievale e moderna all’Università di Milano. Presenterà il presidente dell’Accademia professor Raffaello Nardi e introdurrà il professor Michelangelo Zecchini, socio ordinario della stessa Accademia.

La professoressa Travaini è un’autorità internazionale nell’ambito della numismatica, tanto da aver rivevuto prestigiosi riconoscimenti a Bruxelles, a Parigi, a Londra, a Goteborg. I suoi libri – editi dal Poligrafico e Zecca dello Stato, Electa, Cambridge University Press, Quasar, Società numismatica italiana, Istituto storico italiano per il Medioevo – spaziano dalla monetazione normanna in Sicilia, al ritratto monetale nell’Europa medievale, alle sedi di zecche fino all’Unità d’Italia, ai valori e disvalori simbolici delle monete.
L’argomento della conferenza lucchese è molto accattivante e importante, come del resto tutto ciò che concerne la vita e la morte di San Francesco. Il Poverello, com’è noto, morì il 3 ottobre 1226 e il suo corpo fu tumulato definitivamente il 25 maggio 1230 dentro una sorta di possente sarcofago litico sotto l’altare della Basilica inferiore di Assisi. Dopo due tentativi di ricognizione andati a vuoto nel 1755 e nel 1806, il corpo del Santo fu cercato e trovato, per ordine di Pio VII, il 12 dicembre 1818 previa asportazione di una coltre di calcestruzzo e di tre lastroni di travertino. Il ritrovamento dei resti scheletrici di S. Francesco attirò l’attenzione del mondo intero. L’imperatore d’Austria Francesco I e sua moglie furono i primi ‘pellegrini’ che nel giugno dell’anno successivo chiesero e ottennero di vederli e di pregare su di essi. Durante la ricognizione, la commissione peritale pontificia si occupò e descrisse gli oggetti trovati all’interno del sarcofago, vale a dire una grossa pietra con ogni probabilità usata come cuscino funebre, un anello d’argento con corniola, parecchi acini di corona d’ambra e di legno e 12 denari cosiddetti enriciani coniati dalla zecca di Lucca. È su questi ultimi che, soprattutto, verterà l’approfondimento della professoressa Travaini nella conferenza all’Accademia.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.