Kasabian travolgenti al Summer Festival – Foto foto

Il talento potente, dinamico e ricercato dei Kasabian erompe in piazza Napoleone, per una serata in cui rock ed elettronica si mischiano ancora, dopo 20 anni, come un balsamo che lenisce cuori e coscienze. Venti anni, appunto: quelli della band originaria di Leicester, partorita nel 1997 dal rigurgito creativo del frontman Sergio Pizzorno, affiancato dai suoi “leali servitori” (Tom Meighan in primis); quelli del Lucca Summer Festival, che torna ad ospitare una band iconica nel panorama britannico.
Un talento che, nel live, riabilita i pezzi meno energici e rende maggiore giustizia agli spasmi di rock puro della formazione inglese, che per l’occasione propone in larga parte For cryng out loud, l’album uscito nell’aprile scorso.

La prima sorpresa arriva in apertura di concerto, con Nic Cester And The Milano Elettrica, che regalano mezz’ora di intrattenimento genuino. 
Alle 22, sulle note del Nessun Dorma di Puccini (una scaletta ripetuta in giro per il mondo, per tutto il tour, che è un omaggio a Lucca) nella registrazione immortale di Luciano Pavarotti mentre un cuore pulsante scandisce il ritmo, con Ill Ray (The King) e inizia ufficialmente il live dei Kasabian.
Si comincia con un trittico niente male: dopo Ill Ray, ecco Underdog ed Eeh-ez, pezzo che chiamano la reazione del pubblico, che comincia a ballare da subito. Boato di approvazione, subito dopo, per Shoot the runner: versione ultra energica che fa muovere gli oltre diecimila in piazza.
La magia viene alimentata su Days Are Forgotten, uno dei primi grandi singoli dei Kasabian accolto da applausi ritmici, mentre su You’re in Love With a Psycho, il primo estratto dal nuovo album, il pubblico continua ad esaltarsi. Poi ecco, senza sosta, un altro uno-due incredibile: Club Foot e una Re-wired dal ritmo vertiginoso. “Grazie Lucca!” dice Pizzorno in un italiano stentato, prima di concedersi una versione intimistica e coinvolgente de La Fee Verte seguita da Treat, una delle punte di diamante del precedente lavoro 48:13.
Bless This Acid House, poi, fa scatenare anche tutte le retrovie. Il finale è in ascesa, con L.s.f., uno dei brani più iconici dei Kasabian, mentre nei bis sgomita anche una versione acustica di Goodbye Kiss, conclusa dal pubblico di piazza Napoleone, che continua a cantare anche quando il gruppo esce di scena, lasciando in eredità un’altra serata memorabile.

Paolo Lazzari

Foto – Il concerto dei Kasabian di Giuseppe Cortopassi

 

Foto – Il concerto di Nic Cester di Giuseppe Cortopassi

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