Teatro del Giglio, è scontro sul bilancio

Il bilancio del teatro del Giglio è approdato questa sera (21 novembre) in consiglio comunale. Illustrato dal vicesindaco e assessore al bilancio Giovanni Lemucchi, delegato dall’assessore alla cultura Stefano Ragghianti per motivi di opportunità, visto che Ragghianti è stato fino al giugno scorso l’amministratore del teatro cittadino.
Numero positivi per la chiusura dell’esercizio del 2016: “Il consuntivo – spiega Lemucchi – chiude con un utile di 3103 euro. Un buon risultato, in linea con il precedente esercizio. L’azienda speciale, d’altronde, basa la sua esistenza sul rapporto con il Comune e ha come fine funzioni servizio culturale senza scopo di lucro. Il risultato, dunque, è reso possibile dal sostegno significativo delle fondazioni bancarie, della Regione e del Mibact e dalla sinergia con la Fondazione Puccini, con il salone dei Comics e le tante manifestazioni musicali sul territorio. Un risultato, quello ottenuto, tanto più importante se si tiene conto della contrazione dei contributi dal 2015 a oggi. Da un punto di vista generale il 2016 si è rivelato un anno complessivamente positivo, come il 2015 e di buon auspicio per la continuazione degli esercizi successivi”.

Il buon risultato conseguito viene sottolineato anche dal presidente della commissione partecipate Claudio Cantini di Lucca Civica: “Il teatro del Giglio – ricorda – chiudeva sempre il proprio bilancio in disavanzo. Ora è una azienda florida, senza esposizioni bancarie e con contributi statali già incassati. Ora possiamo vedere con fiducia al futuro e al passaggio alla fondazione, che prima non era possibile. Con questa amministrazione, infatti, non è stato solo rilanciato l’aspetto economico, ma anche quello culturale. Si parla di un teatro che anche quest’anno ha fatto 1400 abbonati, che fa produzioni che prima non si facevano, come nel caso della Fanciulla del West, rappresentato anche a New York. Un lavoro, che è riconosciuto anche dal ministero che ha progressivamente aumentato i contributi all’ente. Quest’anno abbiamo 21 date di prosa, tutte pagate dai biglietti e anche quest’anno ci sarà una stagione di danza e di teatro per ragazzi. Ma non ci possiamo sedere sugli allori, dobbiamo superare le criticità esistenti. Al momento, infatti, i contributi sono per la maggior parte pubblici, mentre i contributi privati sono sotto la media nazionale. Bisogna far passare il concetto che il teatro non è del Comune ma di tutti i lucchesi. Ci aspetta un triennio positivo per il teatro del Giglio”.
La consigliera Donatella Buonriposi di Lei Lucca ricorda la questione del futuro degli spazi teatrali cittadini: “Ho visto recentemente in commissione – dice – una proposta di teatro e penso che anche l’amministrazione ha un progetto ambizioso come quello di un teatro nella zona di Pulìa. C’è poi il progetto presentato alla città di un teatro che dovrebbe rispondere a delle esigenze della città, ovvero un teatro mobile nella zona di piazzale Verdi. Quella zona è un ambiente naturale dove potrebbe essere pensato e immaginato un teatro estivo da almeno 1500 posti”.
Bindocci stigmatizza la data dell’approvazione del bilancio consuntivo: “Si vota un bilancio consuntivo a novembre 2017 – dice – ed è evidente a tutti che siamo fuori tempo massimo”. Poi entra nel merito: “Il teatro – dice – continua ad essere finanziato dal pubblico ma qui si sottolinea che il bilancio in utile. Sarebbe stato meglio dire che il teatro era in perdita di 100mila euro e che il Comune ne ha messi 103. Questo farebbe capire meglio che il teatro è sostenuto con denaro pubblico e che è la comunità a pagare per chi ci va. Questo bilancio è semplicemente un atto dovuto, che registra un grande ritardo”.
Santini rincara la dose: “Se si dice che il teatro del Giglio è in salute – dice il consigliere di SiAmo Lucca – si dice una grandissima bugia. Innanzitutto se si vede il dettaglio si capisce che tante attività nel 2016 sono state in perdita. Fra questi i Puccini Days, il Teatro Ragazzi, Virtuoso e Belcanto. Anche la stessa stagione di prosa non è in utile, anche se appaltata completamente alla Fondazione Toscana Spettacolo. A fronte di questo si continua a pagare un direttore artistico anche per la stagione di prosa. Anche l’affitto del teatro, che dovrebbe essere il maggior introito, non torna. Non si capisce come si possano avere solo 98mila euro di ricavi a fronte di 37 serata in cui la struttura è stata affittata. Secondo noi il teatro viene affittato a prezzi diversi a seconda di chi lo chiede, altrimenti non tornano i conti. Chi è che decide come si applica la tariffa: è il direttore, l’assessore, c’è un filo diretto con il sindaco? Crediamo che sia un aspetto da approfondire. E penso che in una prossima commissione controllo e garanzia chiederemo quanto si è pagato per ogni singolo spettacolo. Per non parlare della questione dei biglietti omaggio: per le due rappresentazioni della Fanciulla del West siamo intorno ai 150 biglietti omaggio”. Santini punta il dito anche sulla gestione del personale: “Si stanno spendendo – dice il consigliere – più di 100mila euro per personale tecnico specializzato a tempo determinato. Ma anche in questo caso gli assunti come vengono scelti? Secondo noi c’è qualcosa che non va. In commissione il nuovo amministratore unico Del Carlo ha parlato di una nave che solca acque tranquille. Ma io vorrei parlare di un aereo preso da Del Carlo e dagli amministratori del teatro, con mogli a seguito, che spero si siano pagati il biglietto e l’albergo, che hanno volato per New York con costo totale fra gli 8 e i 10mila euro. E ancora la retribuzione del direttore generale Manrico Ferrucci, cui si aggiungono 3800 euro di rimborso spese. Ci sono poi le spese per incarichi legali per oltre 12mila euro: anche in questo caso come vengono scelte le società cui si dà l’incarico? Quella che si dipinge come buona gestione ha parecchi buchi neri e il pareggio di bilancio è dettato dalla richiesta di società a completa gestione comunale di dare un contributo. Di chiaro, quindi, non c’è nulla, il pareggio di bilancio degli ultimi due anni si raggiunge con altri artifici e così non si creano le condizioni per una nuova governance del teatro che vada a colpire gli sprechi e a ffare degli investimenti. Anche per le sponsorizzazioni, a proposito di mancata trasparenza, ormai da qualche anno compaiono come sponsor i loghi di due aziende. Ci risulta che anche per quanto riguarda questi due sponsor ci sono due trattamenti diversi”.
Per Bianucci (Sinistra con Tambellini) “grandi passi in avanti sono stati fatti – dice – Ben vengano le richieste di chiarimento ma avanti con la politica culturale fatta per il teatro del Giglio”.
Alle polemiche risponde il sindaco: “Il passato – spiega – ha condizionato pesantemente la nostra azione. Mi fa piacere che alcuni fatti siano rimarcati ora, ma ne ho molti da rimarcare io. Si parla oggi del direttore artistico, ma quando al Giglio ce n’erano due di direttori artistici questi aspetti non venivano rilevati? Quando il teatro del Giglio non pagava dei conti che risalivano alla visita di Ciampi nel 2003, andava tutto bene? Quando il Comune dava fra 1,6 e 1,8 milioni e la Fondazione 500mila euro non era una cosa nota? Eppure sono dati, che abbiamo commentato ampiamente in passato”. Poi sulla tempistica di bilancio: “E’ vero – dice Tambellini – il bilancio è arrivato in ritardo e mi impegno affinché arrivino prima. Ma in passato i bilanci non arrivavano neanche in consiglio comunale, così come quelli dell’Opera delle Mura, secondo il meccanismo del silenzio assenso”. Tambellini risponde anche punto per punto alle polemiche del consigliere Santini: “Parenti? – dice – Non mi risulta che ce ne siano. Quanto al viaggio per la Fanciulla del West è una missione necessaria perché la produzione è nostra. Era molto tempo che le produzioni del teatro non c’erano e ora sono riprese. Se una collaborazione esiste e un’opera messa in scena viene riprodotta da altre parti c’è una ammortizzazione dei costi di produzione significativa. Sapete quanto diamo noi per il teatro? 1,320 milioni di euro e la fondazione 50mila euro. C’è una collaborazione poi con la Fondazione Puccini per le Cartoline Pucciniane. Virtuoso e Belcanto, infine, è una manifestazione, che ci vantiamo di avere portato in città. Ha fatto venire 120 ragazzi provenienti da quattro continenti e sono stati nella nostra città per 15-20 giorni per perfezionarsi con grandi maestri. Questa è una manifestazione che fa onore alla nostra città e dobbiamo ringraziare chi l’ha portata qui”. “Non diciamo cose che non sono – prosegue il sindaco – Il teatro ha avuto dal Fondo unico per lo spettacolo un aumento delle contribuzioni, cosa che non è avvenuta per altri teatri. Segno che il teatro ha saputo lavorare bene e che ha avuto un riconoscimento signficativo”.
“Io sono contento di come il teatro ha lavorato – chiude Tambellini – E’ vero che siamo in un momento di crisi, ma bisogna capire se si chiude il conservatorio, se si chiude il teatro oppure continuare a sostenerlo. Noi non ce la siamo sentita di lavorare con l’accetta in questi contesti, ma sempre con grande sensibilità. La città dovrebbe poi interrogarsi su come vuole impostare il suo futuro. Io penso che di qui al 2030 Lucca deve capire quello che vuole essere e dove vuole andare a parare. Se vuole puntare su cose di carattere culturale deve pensare a un altro teatro per la città”.
Il bilancio consuntivo è stato approvato con 21 voti favorevoli (maggioranza più Buonriposi) e 10 contrari, quelli dei restanti consiglieri dell’opposizione.
A seguire si è tenuta la discussione sul bilancio preventivo 2017. Anche l’assessore Lemucchi ha stigmatizzato il fatto che si discuta del documento a fine anno, tracciando comunque una prospettiva per il futuro: “Di sicuro – ha detto – i contributi pubblici non potranno aumentare ma, anzi, necessariamente diminuiranno. Permangono quindi domande sulla prospettiva della ricerca di partner finanziari per dare più tranquillità al teatro”.
A commentare il preventivo è la presidente della commissione bilancio Chiara Martini (Pd): “Si può parlare di futuro – dice – ora che c’è un bilancio positivo perché prima non si poteva fare. Serve forse un teatro nuovo, anche per ristrutturare l’esistente? Serve fare una razionalizzazione delle risorse? Possibile, ma ci sono dei limiti. Il primo la mancanza di risorse pubbliche. Eppure secondo me la gestione è buona, perché il bilancio è positivo. E allora direi di proseguire su questa scia e a progettare insieme il futuro”.
Santini (SiAmo Lucca) e Bindocci del Movimento Cinque Stelle tornano sui temi già affrontati nella discussione sul consuntivo. Il pentastellato rincara la dose, soprattutto su questioni di metodo: “E’ semplicemente ridicolo – ribadisce – fare una discussione e approvare un bilancio preventivo a un mese dalla fine dell’anno. Potevate almeno fare lo sforzo di portare una stima di quello che effettivamente è stato speso rispetto al preventivo, una sorta di consuntivo anticipato, ma nemmeno quello. Come al solito qualunque cosa si porta in questo Consiglio viene votata acriticamente dalla maggioranza”.
Anche il bilancio preventivo ha ricevuto 21 voti favorevoli e 10 voti contrari.

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