Tpl, nuovi mezzi ma aumenta biglietto foto

L’incidente dello scuolabus sulla fondovalle, con il principio di incendio che ha fatto temere per l’incolumità di alcuni studenti diretti da Barga a Castelnuovo ha riportato di attualità il tema della manutenzione dei mezzi utilizzati da Ctt Nord non solo per il trasporto scolastico ma anche per quello ordinario.
Una denuncia, quella sulla cattiva o mancata manutenzione degli autobus, che rappresenta un cavallo di battaglia del sindacato Cub trasporti, che ha presentato esposti in serie sullo stato del materiale pubblico su quattro ruote in circolazione in provincia di Lucca. E che, come esemplificazione della situazione, ha alzato il velo anche sul deposito dei mezzi in viale Luporini, una sorta di cimitero degli autobus dimenticati.

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“A vederli così fanno una certa pena – spiegano dal sindacato, corredando il j’accuse con delle foto scattate nel deposito – Decine di bus fermi nel deposito di viale Luporini e non solo a Lucca. A uno manca quasi completamente il motore, a un altro il paraurti anteriore, a un terzo l’obliteratrice elettronica per i biglietti. Eccoli qui gli autobus “cannibalizzati” non dai teppisti ma dai dipendenti, per procurarsi i pezzi di ricambio. Una scelta inevitabile per i meccanici della municipalizzata. Accade sempre più spesso ormai che quando un autobus si guasti resti fermo in deposito. Mancando i pezzi di ricambio il bus guasto finisce inevitabilmente per diventare esso stesso fonte di pezzi di ricambio. Così la spoliazione degli autobus, compresi quelli più nuovi, è l’estremo rimedio”.
A questo si aggiunge, riferiscono sempre dal sindacato, che i meccanici dell’azienda dei trasporti non lavorano nel weekend, il sabato e la domenica. E un guasto in quei giorni può rappresentare un problema, e anche un costo, per l’azienda. In quanto il bus fermo deve essere trasportato in deposito in attesa della riparazione.

 

Il video di Cub Toscana nel deposito di viale Luporini

Ma forse, per i mezzi nuovi una soluzione, in attesa del nuovo gestore del servizio pubblico su gomma, al termine dell’iter della gara vinta dal consorzio guidato dalla francese Ratp, c’è. In sede di variazione di bilancio regionale, infatti, si è approata la delibera di indirizzo per il contratto ponte sul Tpl, in attesa della sentenza della Corte di giustizia europea. “Un modo di superare l’impasse creata che penalizza i nostri territori”, ha detto il presidente della commissione ambiente, Stefano Baccelli parlando di “scarsità di investimenti” e “mezzi inutilizzati o poco funzionanti”. A questo proposito, nel corso dell’illustrazione, è emerso che in Toscana ci sono “circa 400 autobus non marcianti”, a causa della difficoltà di affidare i servizi di manutenzione, confermando così i dubbi e le preoccupazioni dei sindacati. I contenuti delle delibera, ha però assicurato il presidente, saranno “affrontati nel dettaglio. Di sicuro avremo qualcosa come 230 nuovi pullman in questi due anni e un sistema di monitoraggio tramite gps per il controllo dell’efficienza del servizio”.
Dei benefici del contratto ponte ha invece parlato l’assessore regionale Ceccarelli: “Con il contratto ponte avremo circa l’80% dei benefici che porterà la gara: l’eliminazione degli obblighi di servizio e, di conseguenza, la scomparsa di contenziosi, la stabilizzazione della spesa per gli enti pubblici, l’avvio dell’unità tariffaria per tutta la Toscana, gli investimenti su nuovi bus più comodi e sicuri, la tutela dei livelli occupazionali, la rendicontazione esatta dei chilometri percorsi, l’utilizzo di georeferenziazione Avm sul 97 per cento dei bus e, di conseguenza, la possibilità di vedere attraverso App e paline dove il mezzo si trova e tra quanto arriverà. Tutti questi sono gli aspetti simpatici del contratto ponte, ma c’è anche l’aspetto meno simpatico dell’adeguamento, per ora limitato a circa l’80 per cento di quanto previsto dalla gara così come stabilito dall’intesa sottoscritta da tutti gli enti locali nel 2012. Garantiremo maggiore attenzione per gli abbonati, infatti è vero che ci sarà l’aumento del biglietto ad 1,50 euro per i capoluoghi e 1,20 euro per i centri cittadini minori, ma ci saranno anche tariffe ridotte in base all’Isee su tutte le forme di abbonamento, anche per gli studenti, che tra l’altro avranno abbonamenti validi tutto l’anno e non solo per i mesi dell’anno scolastico”.
Quindi aumento dei mezzi, sì, ma anche aumento del biglietto urbano a 1,50 euro. Con la speranza che i problemi di manutenzione e di pulizia.

Enrico Pace

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