Arsina, inaugurati i primi alloggi a canone agevolato foto

Sono stati inaugurati questa mattina (16 dicembre) nella frazione collinare di Arsina, due nuovi appartamenti a canone agevolato dedicati a quelle persone che non hanno i requisiti per accedere alle case di edilizia residenziale pubblica ma che non possono nemmeno sostenere i canoni affittuari del mercato. Situazione in cui versano molte famiglie anche in provincia di Lucca. 

Quelli di Arsina sono i primi appartamenti inaugurati dalla Fondazione Casa Lucca nell’ambito del più articolato progetto “Abitare collaborativo” varato la scorsa primavera. L’intervento ha visto la ristrutturazione di un fabbricato di proprietà della parrocchia, con il rifacimento della copertura e di gran parte del sottotetto, e la realizzazione di opere di consolidamento strutturale dell’intero edificio con l’inserimento di travi d’acciaio. Inoltre, sono stati sostituiti alcuni solai del primo piano. Altri lavori hanno riguardato l’adeguamento degli spazi per rendere abitabili gli ambienti nonché la realizzazione di un nuovo impianto di smaltimento, nuovi impianti elettrici e termoidraulici, l’installazione di un nuovo impianto di adduzione gas e il potenziamento del rifornimento idrico. L’investimento è stato di circa 300 mila euro, fondi che sono stati donati dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca e da Cei 8×1000.
 “Sono molto felice di essere qui oggi per questa inaugurazione frutto di una collaborazione ampia – ha detto il sindaco Alessandro Tambellini -. Abbiamo 600 richieste per alloggi di questo tipo provenienti da persone e famiglie in difficoltà ed ogni volta che possiamo aiutare qualcuno per noi è motivo di soddisfazione. Credo che sia una buona cosa: c’è una costante richiesta di abitazioni di questo genere. Del resto, non c’è famiglia se non si ha una casa. Proprio come dice il nome di questo progetto, sarà un abitare collaborativo: tutti gli inserimenti saranno concordati con la comunità, non ci saranno arrivi indesiderati”. 
“Dobbiamo essere felici di questi momenti – ha commentato invece l’arcivescovo di Lucca monsignor Italo Castellani -. Grazie a questo intervento, le nostre chiese e le nostre canoniche ritornano, in maniera diversa, a servire la comunità. Il mio ringraziamento va alla Fondazione Casa, alla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca e all’otto per mille che hanno permesso di realizzare questo progetto. La carità cristiana è un plusvalore del nostro territorio, non lo dobbiamo dimenticare”.
Esprime soddisfazione anche il consigliere provinciale Renato Bonturi: “Come Provincia, siamo soci della Fondazione Casa che è tra i promotori di questo progetto. Si tratta di un obiettivo importante che è stato raggiunto e che porteremo avanti con altri interventi nei prossimi mesi. Non si tratta solo di mettere a disposizione alloggi a favore di persone in difficoltà ma anche di recuperare immobili, che altrimenti cadrebbero in disuso, e di ripopolare le comunità. Andiamo avanti con questi progetti perché avere un’abitazione è il primo requisito per uscire dalla povertà”.
Esprime tutta la sua soddisfazione anche il parroco di Arsina don Alberto Brugioni: “Il primo ringraziamento va ai parrocchiani che hanno sempre cercato di mantenere questa casa in buono stato. Quando però cedette una parte del tetto ci sono stati momenti bui. Allora iniziammo a cercare una soluzione: prima ci presentammo con un progetto per chiedere aiuti all’otto per mille ed ottenemmo i finanziamenti per il 50% dell’opera. Ottenuto quello, tramite la curia, ci siamo rivolti alla Fondazione Casa per ottenere la parte di fondi mancanti. Siamo molto felici perché grazie a questo intervento la comunità ritrova anche uno spazio importante per le proprie attività”.
“Da 10 anni ci impegniamo nella ristrutturazione di edifici con l’obiettivo di restituirli alle comunità – dice il presidente della Fondazione Casa Lucca Carlo Lazzarini -. Il nostro obiettivo non è solo recuperare gli edifici ma anche selezionare quali immobili prendere in funzione della rivitalizzazione delle comunità. Arsina è stata scelta per questo motivo”.
Soddisfatto anche il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini: “Oggi è un’occasione felice. Da 6 anni questo tipo di interventi è alla nostra attenzione. Il primo intervento fu nel 2013 quando acquistammo una cinquantina di appartamenti che poi gestimmo insieme alla Fondazione Casa. Da lì, nacque una convenzione tra i due enti con l’obiettivo di portare avanti altre iniziative di questo tipo. Importante anche il fatto che si cerchi sempre di recuperare vecchi edifici e non di occupare altro suolo con nuove costruzioni”.
Più nel dettaglio, al piano terra dell’edificio – il cui utilizzo sarà rivolto a tutta la comunità di Arsina – sono state eseguite opere per migliorare l’abitabilità con la realizzazione di due servizi igienici e l’installazione di una stufa a pellet. Al primo piano, si trovano le due unità abitative, entrambe di circa 75 metri quadri e dotate di due camere, servizi, cucina e zona soggiorno. Gli appartamenti sono stati completamente ripavimentati, rivestiti in gres e rifiniti con infissi in legno.
Il progetto Abitare collaborativo punta a recuperare e rivitalizzare piccoli borghi rurali e collinari ed offrire risposte al bisogno abitativo della cosiddetta fascia grigia: ovvero quella fascia di popolazione di lavoratori precari e famiglie in difficoltà che non riescono a restare nel mercato privato ma che non hanno nemmeno accesso all’edilizia sociale pubblica. Gli interventi di ristrutturazione degli immobili sono improntati al risparmio energetico, alla riduzione dell’impatto ambientale e all’utilizzo di materiali costruttivi tradizionali, con un occhio di riguardo per la bioarchitettura e la bioedilizia.   
Oltre ai due di Arsina, sono 25 i locali che saranno resi disponibili per l’housing sociale e che si trovano ad Antisciana nel Comune di Castelnuovo, a Tassignano nel Comune di Capannori, ad Oneta nel Comune di Borgo a Mozzano e alla Ficaia nel Comune di Massarosa. L’investimento complessivo del progetto ammonta a 2,2 milioni di euro, derivanti dal contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca (1,6 milioni), della Fondazione Casa (370 mila euro) e dal cofinanziamento dei soci della Fondazione (237 mila euro).

Luca Dal Poggetto

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