Cosap, le rate saranno 6. Mercanti: via la penale

di Roberto Salotti
Evitare disparità di trattamento e eccessive penalizzazioni degli esercenti, già colpiti dagli aumenti. Sono questi gli obiettivi che l’amministrazione intende assumere, intervenendo su alcune norme del regolamento di occupazione del suolo pubblico, entrato in vigore due mesi fa. A fronte del ritocco al rialzo delle tariffe, il Comune ha intenzione di ‘allentare’ su altri fronti la presa, agevolando gli esercenti nel pagamento delle rate della Cosap. Più che di novità, tuttavia, si tratta di un intervento sul regolamento già approvato e vigente dal 1 gennaio scorso.
Anzitutto si agirà sul fronte dei pagamenti. Saranno infatti sei invece di tre le rate per il pagamento della Cosap e una maggiore elasticità sarà prevista anche nei  i tempi per il saldo. Non solo: in caso di pagamenti in ritardo la penale non sarà del 40%, fermo restando alcuni ovvi limiti di tolleranza che l’amministrazione intende, anche questi, concertare con le categorie che tornerà ad incontrare domani (1 marzo).

Provvedimenti che stamani l’assessore alle attività produttive Valentina Mercanti ha illustrato alla commissione bilancio, annunciando l’intenzione di ‘evitare’ stravolgimenti, almeno fino al 31 dicembre prossimo – data in cui scade la moratoria che ha bloccato le nuove concessioni di suolo pubblico -, nelle occupazioni esterne dei locali, per quanti avevano ottenuto la concessione prima dell’entrata in vigore del nuovo regolamento. In particolare, se il consiglio comunale darà il via libera, sarà ‘inibita’ temporaneamente l’applicazione del primo comma dell’articolo 20 del regolamento che dispone che l’occupazione lineare di suolo pubblico davanti ai locali non possa essere superiore alla larghezza interna dell’esercizio. “Ci siamo resi conto che l’applicazione alla lettera di questo comma avrebbe creato gravi danni alle attività che hanno la concessione in essere approvata prima del nuovo regolamento, che si sarebbero ritrovate con il 30-40% di suolo occupabile in meno – ha spiegato l’assessore -: valutando bene la situazione concreta è infatti risultato evidente che sono molto numerose in centro storico le attività che si sviluppano in lunghezza più che in larghezza. Di conseguenza questo provocherebbe forti limitazioni per gli spazi utilizzabili di suolo pubblico. Congelando questo articolo fino ad una nuova definizione coinvolgendo categorie e consiglio comunale, invece, si eviteranno disparità, nella convinzione che resta ferma che in città deve esserci decoro e le occupazioni di suolo devono essere adeguate al contesto e venire allestiti seguendo i criteri di legge”. Resta, infatti, ad esempio la disposizione che impedisce ai locali di estendersi esternamente più del doppio della superficie interna delle attività stesse.
“Se facessimo applicare alla lettera quel comma – ha chiarito l’assessore – creeremmo una situazione di forte disagio per gli esercenti, a causa di una drastica diminuzione della superficie esterna utilizzabile. Questo provvedimento tuttavia è soltanto sospeso: riteniamo che debba aprirsi, una volta che sarà conclusa la raccolta delle concessioni per quest’anno, un nuovo confronto per definire la materia e cercare il più possibile di interpretare le esigenze di tutti: quelle degli esercenti ma anche quelle dei commercianti le cui attività e vetrine si trovano a confinare con i locali”.
Si interverrà anche sull’articolo 34, quello relativo a modi e tempi dei pagamenti. Ma non con modifiche o sospensioni. L’assessore, infatti, ha già inoltrato al dirigente del settore Graziano Angeli una serie di richieste per rimodulare rateizzazione ed eventuali penali in caso di pagamenti in ritardo. “A fronte degli aumenti che ci sono stati – ricorda l’assessore – insieme al sindaco abbiamo ascoltato le richieste che ci venivano dalle categorie. Dopo questa fase di ascolto ho proposto alcuni ritocchi alle modalità di pagamento per aiutare le attività a gestire i pagamenti spalmandoli in più mensilità”.
Anzitutto, la prima rata che fino ad oggi si paga contestualmente al rilascio della concessione, sarà posticipata di 30 giorni. Dopodiché gli esercenti potranno pagare il rimanente in altre 5 rate (oggi sono 3 complessivamente), da saldare a 180 giorni dall’ok alla concessione di suolo pubblico. “Oggi la prima rata è pari al 35% dell’intera concessione – ricorda la Mercanti -: con il nuovo sistema ci saranno invece sei rate dello stesso importo e la prima si pagherà dopo un mese dal rilascio delle concessioni”. Il che significa, prendendo ad esempio le concessioni estive che scattano dal 15 marzo, pagare ormai ad aprile inoltrato, “quando la stagione è già iniziata” e, si spera, le tasche degli esercenti un po’ meno vuote rispetto all’inverno.
Proposte che il dirigente Angeli, presente alla commissione presieduta dalla consigliera comunale del Pd, Chiara Martini, ha accolto e formalizzerà in una determina dirigenziale che non necessita di approdare dunque in consiglio comunale.
Il congelamento della parte di articolo relativa alle occupazioni di suolo pubblico, invece, sarà portato all’attenzione della giunta entro martedì prossimo e poi la proposta di delibera, dopo il voto in commissione previsto per mercoledì prossimo, dovrebbe sbarcare in consiglio comunale giovedì. Gli effetti si vedranno già alla prima scadenza del 15 marzo. “In questo modo – ha sottolineato il dirigente Angeli – si arriverà ad una situazione equilibrata alla scadenza della moratoria delle concessioni, senza aver creato condizioni dispari per nessun esercente interessato”. Ma entro quella data la questione tornerà all’attenzione della politica. “L’idea è quella di creare una norma chiara e equilibrata – ha aggiunto Mercanti -, anche se specie in un centro storico come il nostro non è facile creare una regola universale”.

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