Altri 8 posti letto per le cure intermedie foto

Aumentano i posti per le cure intermedie nella Piana di Lucca: ai 54 attuali, infatti, andranno ad aggiungersi altri 8 da concentrare interamente o alla clinica santa Zita o alla casa di cura Barbantini. Ad oggi, tecnicamente, sono equamente suddivisi tra le due strutture, ma restano in stand by in attesa di una decisione da prendere nel giro di una settimana. Inoltre, se l’adesione ad un progetto che prevede fondi europei andrà in porto, ecco cinque Rsa della piana pronte ad offrire cure intermedie, fino ad un massimo di 50 interventi annui (con ricoveri fino ad un massimo di 2 settimane, ndr).  

E’ questa la maggiore novità che emerge dal sopralluogo odierno della Commissione sociale – alla presenza anche dell’assessore all’urbanistica Serena Mammini – all’ex Campo di Marte, sotto la guida del dottor Luigi Rossi (direttore zona distretto Usl Toscana nord ovest). La struttura – è quanto si appura – appare più viva che mai, con servizi che si aggiungono di settimana in settimana. Tra questi, ecco anche quelli del centro socio sanitario di Sant’Anna, complice la chiusura del distretto per lavori. E, in questo senso, è allo studio l’idea di un potenziamento dei servizi di trasporto dal quartiere al Campo di Marte, da aggiungersi alla possibile gratuità del biglietto, limitatamente ad alcuni giorni particolari, come quelli dedicati ai prelievi.
“Si parla sempre di carenza di posti letto – afferma Rossi – ma qualcuno dovrebbe accorgersi che i posti per le cure intermedie che ha Lucca, in Toscana, non ce li ha quasi nessuno. In realtà, poi, non esistono standard normativi pregnanti ed è difficile dare numeri precisi. Comunque, ad oggi, abbiamo 42 posti come zona della piana di Lucca, ai quali si aggiungono 7 letti per l’ospice, 5 per gli stati vegetativi permanenti ed 8 da destinare o a Santa Zita o alle Barbantini, per un totale di 62”.
Durante la visita, che coinvolge in particolare gli edifici B e C, viene evidenziata la mole di attività e quella dei servizi forniti: medici, infermieri e lo stesso Rossi, concordano sul fatto che la struttura meriti di essere rapidamente valorizzata.
Sale, nel frattempo, anche l’impegno dei punti prelievo: “Ho incontrato giusto ieri la Croce Verde – ricorda Rossi – per aumentare a 3 giorni settimanali il servizio nell’Oltreserchio. Se poi ci accorgessimo che la richiesta è ancora maggiore, offriremo ancora più scelta”.
Il “tour” nell’edificio B racconta di una realtà estremamente vitale: al piano terra ecco la farmacia interna, la cappella, un punto di ascolto, il Cup, il punto “altro prelievo” ed uffici amministrativi. Salendo, gli utenti trovano il consultorio, il punto donna, gli ambulatori dei logopedisti e le stanze per i corsi pre parto. “Abbiamo cercato di riciclare e rivendere tutto quello che si poteva – spiega ancora Rossi – anche perché la logica è stata quella di non sprecare soldi, in attesa della nuova destinazione”. Al terzo piano dell’edificio B ecco anche i poliambulatori, la cardiologia e la chirurgia plastica: l’idea è quella di portare qui anche oculistica, per fare un piano interamente dedicato all’attività ambulatoriale. Sempre qui si trova la breast unit, con gli ambulatori si senologia, divisi in parte clinica e psicologica.
L’edificio C, invece, ospita la parte della riabilitazione e quella delle vaccinazioni, ma non soltanto. Al primo piano ecco la “Casa della salute”, al cui interno operano gli infermieri di famiglia: “Siamo gli unici – rimarca Rossi – tra tutte le zone, ad aver collegato questi infermieri ai medici di famiglia”. Qui ci sono anche gli ambulatori di medicina generale e 28 posti letto per le cure intermedie, oltre ad una palestra. “Un altro momento virtuoso che abbiamo attivato – ricorda ancora Rossi – è quello della formazione a domicilio dei familiari, da parte degli infermieri. Oltre a questo, siamo gli unici in Toscana ad avere, anche al Campo di Marte (e dunque fuori dalla struttura ospedaliera, ndr) i programmi per controllare in tempo reale la scansione dei posti liberi per le cure intermedie”.
Tra le realtà che lavorano di più, in questa porzione, spiccano diabetologia e medicina dello sport, che contano circa 25mila interventi annui. “Qua – commenta il dottor Carlo Giammattei, responsabile della medicina dello sport – abbiamo macchinari all’avanguardia e personale di primo livello: chiediamo al Comune di Lucca di non dismettere, ma di conservare e rilanciare un settore virtuoso come questo”.
E’ qui – al quarto piano – che dalla prossima settimana si trasferirà il centro vaccini pediatrico di sant’Anna, insieme agli assistenti sociali di quel centro sanitario e dell’Usl: questi ultimi andranno ad unirsi a quelli del centro sanitario di san Vito, già presenti, dal mese di aprile.

Paolo Lazzari

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