Parte da Lucca l’appello per il rilancio delle province foto

Analizzare la situazione di crisi finanziaria delle province per trovare risposte che consentano a queste istituzioni di riprendere a garantire servizi essenziali efficienti e investimenti per la messa in sicurezza dei 130 mila chilometri di strade provinciali e delle 5100 scuole superiori. Questo l’obiettivo del seminario che vede a Lucca riuniti per una due-giorni di lavoro rappresentanti di tutte le province italiane, a confronto con i massimi dirigenti ed esperti di finanza locale, dal Ministero dell’economia al Ministero dell’interno, dalla Corte dei Conti alla Cassa Depositi e Prestiti. Gli incontri si sono aperto oggi (16 aprile) a Palazzo Ducale.

“Le Province – ha ricordato il direttore generale dell’Unione delle provincie italiane Piero Antonelli – hanno subito tagli che in molte realtà hanno rappresentato oltre l’80% delle entrate. Questo ha di fatto messo queste istituzioni nell’impossibilita’ di assicurare servizi efficienti”. Criticità che ormai sono state riconosciute anche dal Governo, tanto che si è appena aperto un tavolo tra Upi e ragioneria generale dello Stato, che tra le priorità ha proprio quello di cercare una soluzione a queste emergenze. L’obiettivo è di tornare a consolidare un ente cui sono assegnate funzioni strategiche, che impattano sulla stessa sicurezza dei cittadini, e che la Costituzione considera tra le istituzioni costitutive della Repubblica”.
Dal canto suo, il presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini – che ha aperto i lavori del seminario – ha sottolineato “la necessità di garantire solidità agli enti provinciali che devono essere in grado di svolgere i servizi al cittadino con i fondi adeguati alle funzioni rimaste, dopo anni in cui la scure dei tagli sui bilanci si è abbattuta sugli enti provinciali che devono anche essere, inoltre, ridisegnati in modo più funzionale nell’articolazione di enti locali, nel rapporto con i Comuni e con le Unioni dei Comuni, nonché con le Regioni”.
Nel corso della prima giornata, tra l’altro, sono stati illustrati alcuni dati che evidenziano la particolare situazione di emergenza nelle province toscane le quali, a fronte di oltre 275 milioni di tagli hanno ricevuto contributi per assicurare la gestione ordinaria di strade e scuole di 149 milioni. Un gap di oltre 126 milioni che ha prodotto la mancata approvazione del bilancio di previsione per tutte le province toscane ad eccezione di Prato. Nello specifico, alla Provincia di Lucca, a fronte di un taglio di 42 milioni di euro ne sono arrivati soltanto 19, del tutto insufficienti per assicurare la piena copertura delle spese per le 45 scuole superiori e gli oltre 650 chilometri di strade di competenza dell’ente di Palazzo Ducale.
Il programma della giornata conclusiva di domani (17 aprile) sarà dedicato quasi esclusivamente alla programmazione degli investimenti.
Questi gli interventi previsti a partire dalle 9,30: Marco Filippeschi, vicepresidente Upi e presidente della Provincia di Pisa; Giuseppe Catalano, coordinatore della struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: Il programma pluriennale per gli investimenti: sfida delle Province; Francesco Delfino, esperto Up: Programmazione e tempi di attuazione degli investimenti; Maria Lucia Conti, direttore generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del ministero delle infrastrutture e dei trasporti: La programmazione degli investimenti per la rete viaria provinciale; Maria Pia Pallavicini, direttore generale edilizia statale e interventi speciali del ministero delle infrastrutture e dei trasporti: Il nuovo fondo per la progettazione degli enti locali; Andrea Gabrielli, tecnico del settore interventi edilizi della Regione Toscana.
Le conclusioni del seminario sono affidate ad Achille Variati, presidente di Upi e presidente della Provincia di Vicenza.

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