Sicurezza, Notte Bianca a rischio: appello per i fondi

“Senza il contributo economico dei pubblici esercizi la Notte Bianca di Lucca di quest’anno sarà a forte rischio, a causa delle spese per il settore della sicurezza dell’evento, onerose economicamente e obbligatorie per legge a seguito dell’emanazione del decreto Minniti”. Questo il messaggio forte e chiaro lanciato da Confcommercio, Fipe baristi, Fipe ristoratori e Commissione centro storico, nel corso di una riunione ad hoc andata tenutasi questo pomeriggio (22 maggio) a Palazzo Sani alla presenza di una quindicina di operatori. Nel corso della riunione i vertici dell’associazione – presenti il presidente Ademaro Cordoni, il direttore Rodolfo Pasquini, i presidente di Fipe baristi e Fipe ristoratori Sandra Bianchi e Benedetto Stefani, e il presidente della Commissione Giovanni Martini – hanno illustrato ai presenti i costi della manifestazione: circa 60 mila euro di cui almeno 16 mila dei quali da destinare al comparto sicurezza per autorizzazioni e personale da impiegare.

Ed è proprio questa somma aggiuntiva (quantificata in oltre 16 mila euro nel 2017, ma che quest’anno potrebbe lievitare) a mettere a rischio la manifestazione: per questa ragione è stato deciso di chiedere ai pubblici esercizi, in quanto categoria che trae maggiore vantaggio dalla Notte Bianca, un sostanzioso contributo, con l’obiettivo di racimolare circa 10 mila euro, chiedendo all’amministrazione comunale un ulteriore sforzo rispetto agli scorsi anni, per andare a coprire la somma necessaria. Baristi e ristoratori presenti, nel confermare la loro disponibilità a fare la loro parte, si sono detti anche disponibili ad un porta a porta informativo fra colleghi: una sorta di “operazione di quartiere” per spiegare bene le motivazioni del contributo richiesto. Il termine ultimo per la raccolta dei fondi è quello del 10 giugno, passato il quale verrà presa una decisione sulla fattibilità della manifestazione, in programma al momento come sempre a fine agosto.
Confcommercio ricorda inoltre che l’adesione alla Notte Bianca è “l’unica strada percorribile per rientrare nelle deroghe acustiche e nel pacchetto di autorizzazioni che l’associazione, organizzatrice dell’evento, richiede ogni anno per tutti i locali che sottoscrivono la loro partecipazione”. Le zone in cui verranno registrati i maggiori contributi da parte dei locali saranno poi anche privilegiate in fase di stesura del programma artistico della manifestazione, promette Confcommercio. “Tutti i pubblici esercizi paganti inoltre – chiude la nota – saranno evidenziati dall’associazione tramite pubblicità a mezzo stampa, brochure, volantini e canali online”.

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