Piano acustico comunale, guerra al Consiglio di Stato

Piano acustico comunale, prosegue il contenzioso tra il municipio lucchese e una delle cartiere più importanti del circondario, la Cartiera Modesto Cardella. Il Comune ha infatti impugnato al Consiglio di Stato la sentenza del Tar in cui si ordinava di adottare la variante al piano acustico comunale entro il prossimo 14 agosto.

La variante, secondo la ricostruzione dei giudici, avrebbe dovuto prevedere anche la riclassificazione della zona in cui sorge la cartiera per passarla dalla quinta alla sesta classe. Il ricorso al Tar ora impugnato dal Comune, era stato inoltrato dalla Cartiera Modesto Cardella che era stata appunto inserita in una classe inferiore (la quinta) nel piano acustico comunale e il Comune era stato invitato nella sentenza di due anni fa ad adottare criteri differenti che tenessero conto dello stato preesistente dei luoghi. In altre parole in una zona dove esistono insediamenti industriali non si può, per i giudici, all’improvviso inserire classificazione acustiche simili a zone residenziali, per evidenti motivi logici. Il Comune aveva chiesto ai giudici di Palazzo Spada la riforma della sentenza e la sospensione cautelare della stessa in attesa del giudizio di merito di secondo grado. Ma i giudici del Consiglio di Stato hanno respinto la richiesta dell’amministrazione e fissato al 30 agosto prossimo l’udienza per affrontare il merito della questione. La giunta Tambellini ha tempo fino al 14 agosto per mettersi in regola o potrebbe insediarsi un commissario ad acta per eseguire le disposizioni della magistratura amministrativa. Così aveva stabilito il Tar e il Consiglio di Stato respingendo le richieste cautelari ha confermato le disposizioni della sentenza di primo grado. Al Comune resta quindi solo la possibilità di dimostrare nel merito di aver ragione ma bisognerà attendere fine mese.

Vincenzo Brunelli

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