Natale, il pranzo con Comunità di S. Egidio raddoppia

Torna, come ogni anno, il Pranzo di Natale con i poveri della Comunità di Sant’Egidio, che quest’anno si allarga anche alla periferia cittadina. Saranno infatti due i pranzi di Natale di Sant’Egidio: il primo, come l’anno passato, all’interno del complesso monumentale San Francesco, l’altro nel quartiere di Pontetetto, dove la Comunità, negli ultimi anni, ha consolidato la sua presenza soprattutto grazie alla Scuola della Pace con i bambini che, ogni settimana, si tiene negli stessi locali che ospiteranno la festa di Natale. Il pranzo in San Francesco sarà introdotto dalle parole del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, mentre al pranzo di Pontetetto interverrà il parroco di San Concordio e Pontetetto don Luca Bassetti. Non mancherà la visita dell’arcivescovo Italo Castellani, che si fermerà per incontrare personalmente i tanti che popoleranno i tavoli del pranzo.

“L’anno passato circa 250 persone hanno pranzato assieme a noi nel giorno di Natale, un gesto che in un tempo come quello che stiamo attraversando, caratterizzato da individualismi e nuove diffuse paure, diviene ancora più significativo: l’unica strada possibile per costruire il futuro è imparare a vivere assieme – spiegano dalla Comunità di Sant’Egidio -. Ci sarà anche un motivo in più per festeggiare: per la Comunità di Sant’Egidio ricorre infatti il 50esimo anniversario dalla sua fondazione. Un momento speciale per guardare ad una storia che ha fatto di Sant’Egidio, ovunque nel mondo, un nome che significa pace e solidarietà, dialogo e accoglienza, soprattutto amicizia con i poveri e i deboli. Una storia che da quasi 20 anni è entrata anche nel tessuto della nostra città, dove la comunità è diventata un punto di riferimento per tanti e vuole continuare ad esserlo sempre di più”.
“C’è infatti un grande bisogno di solidarietà in un tempo di conflitti, soprattutto nelle relazioni, come quello che stiamo vivendo – proseguono gli organizzatori -. Si sente la necessità di occasioni in cui costruire ponti tra diversi e non muri. Pare che ci si debba occupare solo di sé stessi, si perdono sogni, attese, speranze, c’è paura del futuro. Le nostre città respirano spesso aria di vittimismo, la sottile tristezza del nostro tempo, a cui si affiancano atteggiamenti di contrapposizione, spesso violenta, che mai si sarebbero potuti immaginare fino a pochi anni fa. Ci si concentra quindi sulla difesa del proprio residuo benessere, dimenticando di appartenere ad una comunità, ad una città, ad un noi più grande che può dare un senso all’esistenza di ciascuno. A questo atteggiamento intendiamo contrapporre quello della riconoscenza e dell’accoglienza: ognuno di noi ha ricevuto molto, il desiderio di restituire ci spinge ad incontrare l’altro ed a costruire luoghi e relazioni dove davvero nessuno possa sentirsi escluso”.
Per chi vuole, sono previste molte possibilità di contribuire in diversi modi alla costruzione di quella grande catena di solidarietà che è il pranzo Natale. In particolare nel corso di questa settimana si terranno due appuntamenti con chi vorrà partecipare dando il proprio contributo: giovedì (20 dicembre) alle 20,30, si terrà un incontro di presentazione e di introduzione al pranzo con tutti i partecipanti, a cui seguirà un momento organizzativo in cui si definiranno anche i compiti dei volontari in occasione del pranzo. Sabato (22 dicembre) alle 16,30, nuovo incontro per preparare le decorazioni, raccogliere ed impacchettare i regali e preparare tutto quello che serve. In entrambi i casi il ritrovo è in via Urbiciani 362 a San Concordio (nella sede della ex Circoscrizione). Poi, dalle 10,30 del 25 dicembre, i volontari che hanno scelto di trascorrere il Natale con la grande famiglia di Sant’Egidio saranno impegnati nell’allestimento della sala per il pranzo e nell’accoglienza degli invitati.
Per informazioni: 334.2829034 – santegidiolucca@gmail.com

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