Rifiuti, con la Tari si paga meno: nel 2015 tariffa puntuale

Rifiuti, tariffa meno cara per il 2014 nonostante l’aumento dei costi dello smaltimento, principalmente dovuti all’estensione del porta a porta a tutto il Comune di Lucca. E’ questa la notizia più importante, per i cittadini, emersa dalla presentazione del piano finanziario di Sistema Ambiente davanti alle commissioni congiunte lavori pubblici e bilancio, riunite nell’ufficio dell’assessore Enrico Cecchetti. Una riunione in cui si è sviscerato nel dettaglio l’attuale sistema, fra opportunità per il futuro, difficoltà, dubbi e anche qualche criticità che l’azienda dovrà affrontare da qui ai prossimi due anni,
Il piano finanziario, esposto dalla dottoressa Tambellini e commentato dal direttore di Sistema Ambiente Paolini, come detto, prevede maggiori costi rispetto al consuntivo dell’anno passato. Principalmente perché, come da programma elettorale, è prevista l’estensione della raccolta porta a porta. Si parte da giugno con il completamento della raccolta differenziata con i bidoncini forniti dall’azienda nei quartieri delle ex circoscrizioni 3 e 7. Importante step, poi, a ottobre, quando prenderà il via il progetto sperimentale della raccolta puntuale dell’umido e del differenziato per duemila utenze della circoscrizione 9. Entro dicembre, invece, la raccolta porta a porta raggiungerà l’Oltreserchio e la circoscrizione 8 (per 8mila abitanti), mentre nel 2015 l’obiettivo è la tariffa puntuale su tutto il territorio del Comune di Lucca.

Confermati, invece, i maggiori costi per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Secondo quanto stabilito da una delibera dell’Ato, corroborata anche da una raccomandazione della Provincia, c’è l’obbligo per Lucca di smaltire i rifiuti nell’impianti di Pioppogatto. E questo comporta, per Sistema Ambiente, un aumento dei costi. Si passa dagli attuali 85 euro a tonnellata per smaltire a Rosignano, ai 98 euro, Iva compresa, in futuro. Un risultato che produce,l di conseguenza, per il 2014, maggiori costi per 135mila euro, rispetto al consuntivo del 2013, seppur rivisti sulla base del trend generale di diminuzione della produzione dei rifiuti che si sta verificando, con costanza, dal 2009/2010 a questa parte. Fra i maggiori costi anche l’apertura del centro del riuso a Pontetetto, affidato alla Onlus Ascolta la mia voce mentre al momento non sono ancora stati previsti i costi delle nuove cinque isole a scomparsa che verranno costruite nel centro storico, perché il collaudo dei lavori sarà compiuto a gennaio 2015 e quindi i relativi costi saranno inseriti nel rendiconto del prossimo anno.
Maggiori spese che, però, non graveranno sulle tasche dei cittadini nonostante sia la tariffa a dover coprire interamente i costi del servizio, come previsto dalla legge. Perché quest’anno, e lo ricorda l’assessore Cecchetti, è stata eliminata la maggiorazione di 0,30 centesimi a metro quadro presente l’anno passato. Il che, secondo calcoli medi, significa a fronte di un aumento del 2,5% dei costi dello smaltimento un risparmio intorno all’11 per cento, per una minore spesa che si avvicina al 7,8 per cento.

I numeri del piano finanziario
Iva compresa, e per un anno, lo smaltimento rifiuti per il Comune di Lucca costa 19 milioni di euro e spiccioli (si fa per dire), con un aumento di circa mezzo milione rispetto all’anno scorso, quando, nel consuntivo, comunquq, l’azienda ha avuto un risparmio di costi rispetto a quanto preventivato intorno ai 770mila euro. Ma a fronte dei maggiori costi di quest’anno, che inciderebbero per il 2,68 per cento sulla tariffa, comprese le minori entrate a causa di riduzioni di tariffe non preventivate l’anno passato (alcune superfici sono state esentate dal pagamento) che sostanzialmente vanno a far pari con i risparmi del consuntivo, la mancata applicazione dell’aumento di 0,30 centesimi amtro quadro permetterà ai cittadini di risparmiare. Il Comune, per sua parte, come ha avuto modo di sottolineare il dirigente Lino Paoli, non certificherà invece, visto che la Tari passa a tutti gli effetti all’interno del bilancio comunale, un avanzo di 400mila euro per garantire il rischio di credito che a questo punto non grava più su Sistema Ambiente ma direttamente sul Comune. Il risparmio complessivo per i cittadini è in totale di 1,5 milioni di euro.

La riduzione della produzione dei rifiuti
Si conferma anche nel 2013, e la previsione lo è anche per il 2014, la riduzione della produzione totale dei rifiuti sul territorio del Comune di Lucca. Ma aumenta sensibilmente la raccolta differenziata, anche se è guerra di numeri. Se il dirigente Marchi, infatti, parla di un 54 per cento di raccolta differenziata raggiunta nel 2013 per il direttore Paolini si è raggiunto il 59 per cento anche se il dato non è ancora certificato. E per il 2014 si pensa di superare la soglia del 60 per cento per arrivare fra il 64 e il 65. Un trend che, se si conserverà, comporterà nuove economie in futuro, anche per le tasche dei cittadini, in attesa, comunque, della tariffa puntuale.

Detrazioni e pagamenti
“Non modificheremo l’impianto della Tares del 2013 in termini di detrazioni”. Così annuncia l’assessore al bilancio Enrico Cecchetti, anche se il livello di detrazioni è risultato superiore a quello preventivato, dato che, come detto, è stato inserito nel piano finanziario come costo. “I termini di pagamento – aggiunge il dirigente Paoli – che cercheremo di mantenere a regime, sono le consuete tre rate con scadenza 30 giugno, 15 settembre e 15 novembre, oltre alla possibilità di effettuare il pagamento in un’unica soluzione entro agosto. L’impianto, in sostanza, è quello della Tares. Il sistema ha funzionato e non vogliamo modificarlo”. Sarà introdotta solo una nuova subcategoria relativa ai parcheggi scoperti, riducendo i coefficienti per venire incontro alla Metro, altra partecipata dal Comune, in considerazione che per queste strutture è ridotta la capacità di produzione dei rifiuti.

E’ polemica sulle isole a scomparsa
Le isole a scomparsa in centro storico entro gennaio diventeranno nove. Ne nasceranno, insomma, cinque in più rispetto a quelle esistenti, anche se di ridotte dimensione per permettere lo scarico da mezzi meno invasivi e in grado di transitare per le strade del centro. Una scelta, confermata dall’assessore all’ambiente, Francesca Pierotti, anche lei presente in commissione, che non ha mancato di sollevare polemiche. “Abbiamo fatto questa valutazione – dice l’assessore – in relazione all’andamento della raccolta dei rifiuti nel centro storico. Si tratta di un contesto particolare rispetto al contesto urbano generale e così abbiamo deciso di proseguire con l’installazione di queste nuove isole a scomparsa perché il sistema del porta a porta nel centro storico ha mostrato delle difficoltà che nella nostra considerazione abbiamo ritenuto di risolvere con questo sistema, che in una prima fase sarà solo di accompagnamento. Una valutazione fatta anche in vista della tariffa puntuale. Il sistema attuale comporterebbe un meccanismo per cui la scelta è il bidoncino nelle strade pubbliche con Rfid direttamente al sacchetto. Ma un sistema del genere comporterebbe a nostro parere l’esposizione di gran parte dei rifiuti fuori dall’orario. Con le isole a scomparsa, invece, la tariffa puntuale sarebbe calcolata grazie a una tessera ad hoc che serve anche ad aprire il cassonetto”.
Dubbi sull’installazione delle nuove isole ecologiche arrivano soprattutto dall’ex sindaco Fazzi, consigliere di Liberi e Responsabili: “Cinque isole ecologiche – sbotta – Per fare cosa? Non sarebbe meglio stabilire regole migliori per la raccolta porta a porta, a partire dall’orario di esposizione. E poi i costi non sono indifferenti”. Sui costi risponde il direttore Paolini: “Non graveranno molto – promette – sulla tariffa. L’ammortamento, infatti, sarà in 4 anni per l’opera muraria, ma per il resto arriverà fino a 16 anni”. Per la loro costruzione, comunque, saranno effettuate dele verifiche stratigrafiche fino a 2,5 metri di profondità, per verificare l’eventuale presenza di reperti archeologici.

I problemi del centro storico
Rifiuti esposti a ogni ora, sacchetti per un’intera domenica fuori dalle porte delle case. Problemi che si evidenziano sempre più frequenti e sempre in centro storico. Esistono soluzioni? E’ quanto si chiedono i consiglieri, al di là della costruzione dei cassonetti a scomparsa. “Sicuramente – dice ancora il direttore Paolini – i problemi sussistono soprattutto per le utenze non domestiche. Occorre in qualche modo cambiare il servizio venendo incontro agli esercizi commerciali, ma dopo occorre rispetto delle regole. La domenica la città è sporca. Valuteremo, anche a seconda delle disponibilità in bilancio, di aumentare il servizio anche la domenica, dove peraltro è già presente per le utenze non domestiche ma soltanto su richiesta. E’ questo il motivo per cui, ad esempio, si potranno trovare sacchetti esposti in zona anfiteatro e in zona via San Nicolao ma non in San Paolino o in via Fillungo, dove invece il servizio è comunque effettuato”.

Non solo centro storico
Rifiuti in evidenza non solo in centro storico. Tengono a sottolinearlo alcuni consiglieri presenti nella commissione di oggi. Come Paolo Moriconi (Pd) che chiede un controllo maggiore da parte dei vigili urbani e coinvolgendo anche le associazioni del territorio. “E poi – aggiunge – occorrerebbe che la popolazione venisse informata maggiormente anche per il ritiro dei rifiuti ingombranti gratuitamente a casa”. La consigliera Valentina Mercanti (Pd) auspica, invece, una campagna di educazione forte che possa essere anche informativa nei confronti dei cittadini e un maggior numero di cestini anche fuori dalle mura, magari nelle arterie principali, oltre che al parco fluviale. Sui cestini il direttore Paolini, però, frena: “Purtroppo rischiamo – dice – di trovarli sistematicamente stracolmi di sacchetti, il che rende poi lo svuotarli un obbligo quotidiano e non saltuario e al momento non ce lo possiamo permettere”. Ok invece sul rinnovo della pulizia del centro storico estesa dalle 18 alle 24 nel periodo estivo. Sistema Ambiente, su richiesta di Mercanti e Lucchesi (LC), conferma che sarà previsto anche per quest’anno”

Il centro del riuso
La consigliera del Movimento Cinque Stelle, Daniela Rosellini, chiede lumi sul nuovo centro del riuso a Pontetetto, lamentando scarsa informazioni e pochi benefici per il Comune di Lucca, per cui rappresenterebbe un costo. “La struttura – dice Paolini – è poco pubblicizzata perché recente, ma in futuro abbiamo in cantiere sia di implementare la comunicazione all’utenza e di creare un luogo di mostra del prodotti riqualificati a Monte San Quirico”.

Il nuovo centro di S.Pietro a Vico
Chiesti chiarimenti anche sul nuovo centro di smistamento di San Pietro a Vico. Paolini risponde: “Si trattava – dice – di una necessità impellente dopo l’estensione del porta a porta, che ha aumentato personale e mezzi su due turni. Ora siamo a circa 140 mezzi di cui una trentina per il porta a porta e il piazzale al Giannotti non era più sostenibile. Con questa struttura diamo la possibilità di trasferire sul posto 35 persone a turno, con servizi igienici e relativi mezi. Lì ci porteremo  anchei mezzi necessari ed abbiamo anche costruito una piattaforma di scarico”.

La prossima commissione si riunirà il prossimo 30 aprile per analizzare il regolamento. Eventuali emendamenti verranno valutati in commissione per poi andare al voto in Consiglio. La commissione, inizialmente congiunta, proseguirà solo con i componenti del bilancio per parlare del regolamento Iuc. 

Enrico Pace

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