Agenda per Lucca: “Piuss, il Comune faccia chiarezza”

Troppe domande senza risposta. C’è preoccupazione attorno ai progetti Piuss, preoccupazione che ormai non riguarda più soltanto il “caso” di piazzale Verdi. Tante le questioni ancora aperte da risolvere, come sottolinea anche Agenda per Lucca, dopo aver avuto un incontro proprio sul tema del Piuss. “Come molti cittadini lucchesi, in questi ultimi mesi, anche gli intervenuti si sono chiesti cosa stia succedendo del Piuss – osserva Agenda per Lucca -, quali siano gli sviluppi del Piano di recupero degli immobili comunali più importante del secolo e se i lavori andranno avanti o saranno interrotti come nel caso di Piazzale Verdi. Dopo l’inizio di alcuni cantieri (Terminal bus, restauro ex Cavallerizza, Piazzale Verdi), abbiamo appreso che l’amministrazione comunale aveva deciso di sospendere i lavori di risistemazione del Piazzale Verdi, appena iniziati, a causa di presunte irregolarità nelle procedure di approvazione dei progetti. Quali sono adesso gli sviluppi della situazione? Abbiamo appreso che l’amministrazione comunale intende bloccare definitivamente i lavori e rescindere il contratto con l’impresa, quali saranno le conseguenze di tale atto? Dovranno essere pagati danni all’impresa?”.

Ma Agenda per Lucca va oltre: “Da quanto ci risulta la sistemazione di Piazzale Verdi fa parte di un Piano generale di recupero di una parte di città finanziato in parte da Fondi Europei, in parte dall’amministrazione comunale, per un importo complessivo di circa 40 milioni di euro. Evidentemente i finanziamenti per Piazzale Verdi saranno perduti, ma cosa succederà per tutti gli altri lavori, in particolare per il recupero della Manifattura e della caserma Lorenzini? Le procedure sono corrette o si rischia un altro stop anche per gli altri cantieri?
In tale ipotesi sarebbero persi anche gli altri finanziamenti? E quali sarebbero le spese per il Comune di Lucca? Ci sarebbero ulteriori danni da pagare alle imprese? Il Comune ha predisposto un piano di rischi per capire e analizzare un eventuale contenzioso e il suo ammontare economico? Siamo molto preoccupati: ricordiamo ancora le vicende del restauro del Galli Tassi. A causa della rescissione del contratto con l’impresa Iole, il Comune di Lucca è stato condannato a risarcire l’impresa per un importo di circa 3 milioni di euro, a fronte di un appalto di circa 2 milioni di euro. Per il Piuss, visto l’elevato importo dei lavori, il danno potrebbe ammontare a svariati milioni di euro: in tal caso, oltre ad aver perso i finanziamenti e l’occasione di restaurare alcuni immobili abbandonati, i cittadini lucchesi si troverebbero a dover pagare danni alle aziende per molti anni”.
“Infine – aggiunge Agenda per Lucca – alcune domande all’assessore che ha definito troppo ambizioso il progetto: qual’è l’alternativa ‘non ambiziosa’ ma possibile per non perdere tutto? Gli immobili oggetto degli interventi che fine faranno? Saranno lasciati fatiscenti o si aspetta l’intervento di qualche privato con la finanza di progetto che determinerà l’uscita di questi beni dalla sfera pubblica per anni o forse per sempre? Tante domande nei confronti delle quali ci aspettiamo risposte serie, chiare e trasparenti, in un clima di grande correttezza come sempre richiamata dagli attuali amministratori, senza entrare nel merito di piuss sì o piuss no sul quale diverse sono le sensibilità nella Città. I cittadini hanno il diritto di sapere come stanno realmente le cose e le possibili conseguenze che possono scaturire da scelte forse troppo affrettate”.

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