Vandalizzate opere Cartasia, Galigani: L’arte è incolpevole

Vandalizzate due opere della biennale di arte contemporanea, Cartasia, esposte al pubblico. E per il direttore del comitato organizzatore, Emiliano Galigani, tutto sarebbe l’effetto di un clima creatosi in città negli ultimi tempi. Pubblichiamo, di conseguenza, integralent
Caro direttore, ho avuto modo di leggere nei giorni scorsi delle polemiche legate all’apparizione delle sculture di Cartasia, in particolar modo in riferimento alla sparizione delle scritte del Summer Festival. Mi è parso che si sia creato intorno alla manifestazione che ho l’onore di curare un clima spiacevole, ed alcune delle stesse sculture sono state vandalizzate. In particolare, il famigerato pugno di fronte alla stazione, la cui ispirazione è tratta dal gesto che Jesse Owens oppose a Hitler, e non ha quindi una matrice “rossa”, è stato oggetto di atti vandalici, che credo siano in parte l’ovvia risposta ad una campagna stampa che ha messo sullo stesso piano due eventi culturali che offrono alla città, a mio parere senza collidere, un’offerta culturale complementare. Cartasia è una manifestazione che da dieci anni offre alla città arte nelle piazze grazie al supporto delle istituzioni cittadine, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio in testa, della Regione Toscana, al supporto dei Ministeri della Cultura e dell’Ambiente, delle aziende cartarie del territorio. L’arte che promuoviamo invitando a Lucca artisti ad esprimersi dai quattro angoli del globo, invadendo (per un mese ogni due anni) le piazze cittadine, è naturalmente opinabile, la sua estetica può incontrare o meno il favore del singolo, e questo fa parte del naturale gusto personale di ciascuno: si è liberi di non amare Picasso o una canzone di Stevie Wonder. Allo stesso tempo l’arte è incolpevole, ed ho trovato quindi spiacevole che le sculture siano state prese a calci e bastonate. Non essendo mai accaduto in questi dieci anni, devo associare questi atti agli articoli letti in questi giorni. Non ho seguito la diatriba relativa alle scritte pubblicitarie del Summer Festival, e non sono interessato a entrare nella polemica. Tantomeno con il patron del Festival Mimmo d’Alessandro che invito anzi ad una collaborazione con la Biennale di arte contemporanea Cartasia, nei modi e nei tempi che preferisce. So unicamente che l’iter seguito dall’organizzazione che presiedo è stato rispettoso dei vari passaggi con Soprintendenza delle belle arti e Comune. Abbiamo cercato sempre la collaborazione di tutti per un motivo principe: Cartasia porta il nome di Lucca, della sua eccellenza produttiva, in tutto il mondo. E’ – oltre a una Biennale di arte contemporanea unica al mondo – uno strumento di marketing territoriale eccezionale, riconosciuto e riconoscibile, che difende la nostra storia, identità e futuro. E le polemiche, forse, andrebbero messe da parte, in favore di uno sforzo comune e collettivo, che promuova anzichè denigrare.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.