Stazione, caos biglietti. Filt: “Colpa dei tagli Trenitalia”

Le lunghe code alle biglietterie della stazione di Lucca? Tutta colpa del nuovo sistema di bigliettazione introdotto da Trenitalia. A sostenerlo è la Filt Cgil che si è rivolta con una lettera di rimostranze alla società che finora però non ha risposto. “Questo sistema – spiega Mario Salvadori della Filt Cgil di Lucca -, introdotto tra l’altro proprio in un periodo di grande mobilità delle persone senza essere stato sufficientemente testato, risulta rigido ed estremamente lento, soggetto a continui blocchi, e sta creando sempre maggiori problemi ai viaggiatori ed agli addetti delle biglietterie: ai viaggiatori che come detto sono costretti a code sempre più lunghe con il rischio di perdere il treno, ai lavoratori con un sistema che rallenta il lavoro e che li espone alla rabbia ed agli sfoghi dei viaggiatori che sono all’oscuro delle vere responsabilità di questa situazione”.

“Tutto sembra come predisposto per fare imbufalire l’ignaro viaggiatore – sottolinea Salvadori -: la lentezza della bigliettazione, le informazioni non più stampabili e fornite verbalmente, i blocchi frequenti, mentre ad esempio in caso di errata richiesta chi paga con bancomat o carta di credito anziché vedersi annullata immediatamente l’operazione deve attendere il rimborso sul conto corrente ed intanto pagare subito una seconda volta per avere il biglietto. Come sindacato abbiamo segnalato a Trenitalia tutte le disfunzioni ed abbiamo richiesto modifiche urgenti. Ma, in tutta questa situazione, cosa fa Trenitalia? Semplicemente niente. Trenitalia non cerca di risolvere i problemi ormai evidenti del sistema Pico, anzi va avanti nell’introduzione del programma anche laddove non è stato ancora attivato, lascia soli i lavoratori di fronte a situazioni incresciose, non potenzia gli sportelli che anzi vedono tagli e chiusure assolutamente ingiustificati come ad esempio nella stazione di Lucca. E’ necessario che Trenitalia prenda atto delle difficoltà evidenziatesi e trovi subito delle soluzioni, modificando le procedure incomprensibili del sistema Pico, senza continuare a scaricare le proprie insufficienze ed i propri errori sui viaggiatori e sui lavoratori”.

 

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