Cipriano Costruzioni, si cerca di scongiurare la mobilità

Ancora qualche settimana per valutare le possibili azioni e scongiurare la mobilità per i dipendenti della Cipriano Costruzioni: si è concluso con un appuntamento per i primi di settembre l’incontro dedicato alla vertenza della ditta Cipriano svoltosi questa mattina (28 luglio) a Palazzo Ducale.  Entro quella data l’azienda, i sindacati e gli enti che si stanno occupando della vicenda dovranno vagliare alcune delle opzioni emerse durante la riunione. In primo luogo si dovrà verificare l’interesse o la volontà di eventuali nuovi imprenditori interessati a rilevare l’attività della storica ditta e a farsi carico almeno di una parte di dipendenti. In secondo luogo si dovrà capire se e come prorogare la cassa integrazione, scongiurando la mobilità.

All’incontro di questa mattina erano presenti gli assessori provinciali Mario Regoli e Francesco Bambini, che seguono la vicenda dallo scorso anno, i rappresentati dell’azienda Cipriano, i rappresentanti sindacali di categoria e confederali di Cgil e Cisl, Patrizio Andreuccetti, sindaco di Borgo a Mozzano, il consigliere regionale Ardelio Pellegrinotti e la deputata Raffaella Mariani. Erano presenti, inoltre, le Rsu aziendali, la consigliera regionale Marina Staccioli, Lorena Suffredini per l’Associazione Industriali di Lucca e il consigliere del Comune di Borgo a Mozzano, Armando Fancelli.
La Cipriano Costruzioni, una delle realtà edili più importanti della provincia di Lucca, al momento dà lavoro a 83 dipendenti. Alcuni di questi sono già in cassa integrazione dall’ottobre 2013, quando l’azienda – in difficoltà dal punto di vista finanziario –  presentò un concordato in continuità e richiese la cigs per 12 mesi. Adesso la situazione si è aggravata e si procede verso un inevitabile concordato di liquidazione.
Positivo,  invece, per la Fillea Cgil l’esito della discussione: “Dall’incontro è emerso – spiega Giovanni Ferrari – che l’azienda ha un portafoglio ordini  di circa 21 milioni di euro e recentemente ha vinto un ricorso per un appalto del valore di circa 10 milioni di euro con pagamenti in tempi molto ristretti. Si apre così la possibilità di rivedere il piano concordatario presentato e in un territorio così fragile da un punto di vista lavorativo, una nuova prospettiva per 83 famiglie che fa tirare un sospiro di speranza. Apprezziamo il coinvolgimento delle istituzioni e ci auspichiamo che si riesca a ottenere quanto necessario per andare avanti, quindi in primis sollecitare la riattivazione da parte della banche delle giuste linee di credito e di rappresentare nelle opportune sedi la necessità di proseguire gli ammortizzatori sociali. Questo consentirebbe di avere a disposizione tempi più lunghi per la ripresa, dare un reddito ai lavoratori e salvare il maggior numero possibile di posti di lavoro”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.