Angelini: “Piazzale Verdi, troppe bugie dal sindaco”

Un grande pasticcio, quello di piazzale Verdi. Ora che il Comune deve difendersi al Tar contro il consorzio Ccc di Bologna che ha fatto ricorso dopo il recesso dal contratto di appalto il consigliere comunale di Governare Lucca, Piero Angelini torna all’attacco del sindaco Alessandro Tambellini. “La vicenda di Piazzale Verdi – sottolinea – è una metafora del cosiddetto ‘buon governo’ Tambellini. Il quale, dopo la revoca precedente dell’autorizzazione da parte della Soprintendenza, aveva  concordato con il nuovo Soprintendente, in data 27 settembre 2012, una ‘nuova soluzione progettuale’, che prevedeva appunto sia la rinuncia allo spostamento del monumento ai caduti sul Baluardo  di San Donato, che alla realizzazione di un Nuovo Anfiteatro, con la pratica chiusura di Porta S.Anna, in ricordo del Prato del Marchese, così come era invece previsto nel precedente progetto Favilla, approvato il 23 aprile del 2010, con delibera della giunta 192: rinuncia motivata dal fatto che il trasferimento del monumento ai caduti era vietato da una legge dello Stato, l’Anfiteatro, dal regolamento urbanistico, che prevedeva  soltanto ‘un sistema di piantumazioni o illuminazione  a disegno planimetrico ellittico che richiami l’antico galoppatoio ottocentesco’, punto centrale della normativa del  Regolamento urbanistico  era invece lo ‘spostamento dell’attuale attestazione delle linee di trasporto pubblico’, ora ripristinata, seppur provvisoriamente”.

“Dopo l’accordo con la Soprintendenza – prosegue Angelini -, ho chiesto più volte, insieme soltanto alla consigliera M5S, contrari centro sinistra e centro destra, che il progetto redatto dall’amministrazione Favilla, del costo di 5.300.000 euro, fosse abbandonato e fosse sostituito da un progetto di restauro di Piazzale Verdi, che poteva  costare, al massimo, 500.000 euro; ma il Sindaco, personalmente, più volte, ha detto in Consiglio che avrebbe invece affidato l’appalto del progetto Favilla alla cooperativa rossa Ccc di Bologna, che lo aveva vinto; Tambellini, infatti, facendo proprio il parere di un tecnico compiacente, ci diceva, saputo e irridente, che sarebbe stata la cooperativa Ccc a provvedere, nel progetto esecutivo, a conformare il progetto Favilla alla ‘nuova soluzione progettuale’ concordata con la Soprintendenza; e così ha fatto, da prima facendo aggiudicare in maniera definitiva l’appalto, con determina dirigenziale del 20 marzo 2013 e poi facendo sottoscrivere il relativo contratto,  in data 23 dicembre 2013. Una scelta di favore, quella fatta da Tambellini, verso una cooperativa rossa, che lui invece, sette giorni fa, in Consiglio comunale, ha voluto giustificare affermando che altrimenti, con la rinuncia del progetto su Piazzale Verdi, tutti i progetti Piuss sarebbero decaduti: l’ennesima bugia del sindaco, dal momento che, come tutti sanno, soltanto con la rinuncia al 30% dei finanziamenti Piuss, dunque, più del doppio del costo di questo progetto, gli altri progetti Piuss sarebbero decaduti. Dopo le inchieste giudiziarie, anche da me innescate, ma mi sento debitore, per le mie convinzioni e per le iniziative intraprese, dell’architetto Mannocci, con la sua battaglia, a lungo solitaria, e la richiesta di rinvio a giudizio dell’architetto Di Bugno, il sindaco ha cambiato parere ed ha bocciato il progetto esecutivo, presentato dalla Ccc, per la paura di essere anche lui coinvolto nell’inchiesta, come sarebbe stato possibile. Incredibili e assurde, tuttavia, le motivazioni per la bocciatura del progetto esecutivo, presentato da Ccc, che danno anche la misura delle qualità morali del sindaco e della sua giunta; che invece di chiedere scusa alla città, per gli errori fatti, e di risarcire la Ccc, a norma di legge, ha rivoltato la frittata; Tambellini e la sua giunta, infatti, che pure avevano aggiudicato e firmato il contratto con Ccc per la redazione, da parte di questa cooperativa, di un progetto esecutivo, che tenesse conto della ‘nuova soluzione progettuale’ concordata  con la Soprintendenza, e cioè che realizzasse un rifacimento della piazza, senza spostamento del monumento ai caduti sulle Mura e senza “anfiteatro”, con deliberazione di giunta 168 del 18 luglio 2014,  hanno bocciato il progetto esecutivo presentato dalla Ccc, proprio perché non conteneva, come previsto invece nel progetto definitivo approvato da Favilla, né lo spostamento del Monumento ai caduti sul baluardo S.Donato, né la realizzazione di un grande spazio ellittico, completamente libero da alberature ovvero da  altre costruzioni, abbassato di circa 1,10 metro rispetto al piano di campagna, cioè dell’Anfiteatro. Questo è Tambellini, dal quale, come si dice, non è consigliabile, per nessuno, comprare una macchina usata: difficile, da parte mia, portargli rispetto”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.