Maltempo, Rossi dichiara lo stato di emergenza regionale

Dichiarazione dello stato di emergenza regionale, contributi alle famiglie con redditi più bassi danneggiate dagli eventi meteo e attivazione delle procedure per la richiesta al Governo della dichiarazione di stato di emergenza nazionale e dello stato di calamità per le imprese agricole colpite dalle bombe d’acqua e dalle grandinate. Sono questi i primi provvedimenti che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha annunciato dopo la violenta ondata di maltempo che ha interessato ieri le province di Firenze, Lucca (Leggi l’articolo), Pisa, Prato e Pistoia.
“E’ stato un evento imprevedibile, coma hanno rilevato esperti e studiosi – ha detto Rossi-, che ha causato danni materiali, ma anche seria preoccupazione nei cittadini per le sue caratteristiche eccezionali. Adesso è urgente intervenire per sostenere da subito la famiglie e le imprese colpite. Lunedì dichiarerò lo stato di emergenza regionale atto propedeutico alla richiesta dello stato di emergenza nazionale e martedì la giunta regionale, dopo una prima stima dei danni che la protezione civile regionale sta compiendo insieme ai Comuni, affronterà nel dettaglio gli interventi da attivare”. Verrà presentata al Consiglio regionale una proposta di legge per la concessione di contributi fino a 5mila euro a favore delle famiglie danneggiate con redditi Isee fino a 36mila euro. Per le produzioni agricole danneggiate – “non solo viti, ma anche olivi e ortaggi”, ha precisato Rossi – le province dovranno raccogliere le richieste per lo stato di calamità naturale da presentare al governo.

Una delle zone più colpite, ha ricordato il presidente, è stata quella dell’Empolese ed in particolare il Comune di Cerreto Guidi, nelle frazioni di Stabbia e Lazzaretto dove si sono registrate oltre 500 richieste di intervento ai Vigili del fuoco. Gravi i danni registrati nella zona industriale di Stabbia, con numerosi capannoni scoperchiati: sono in corso, da parte di Comune Arpat e Asl verifiche per censire e raccogliere i resti delle coperture in eternit. “Per questo particolare problema – ha detto il presidente – abbiamo già allertato le discariche specializzate di Montignoso, Cascina e Serravalle Pistoiese e stiamo valutando la possibilità di contribuire ai costi dello smaltimento dell’amianto”.
“Per quanto riguarda Firenze – ha detto presidente, che ha avuto stamani un colloquio con il sindaco Nardella – stiamo pensando ad un intervento, che coinvolga le aziende del distretto vivaistico di Pistoia, per sostituire gli alberi distrutti dalla tromba d’aria. L’assessore alla cultura Nocentini è inoltre in contatto con i responsabili del polo museale fiorentini per i danni subiti dalle strutture culturali”.
Dopo aver ringraziato la Protezione civile regionale e il Servizio sanitario regionale per la pronta risposta di fronte all’emergenza, il presidente ha concluso sottolineando la necessità che la politica nazionale avvii rapidamente una riflessione su come affrontare questo tipo di eventi. “I cittadini e le imprese, siano esse agricole, industriali, turistiche, hanno bisogno – ha detto – di certezze di fronte a calamità come queste che, a causa del cambiamento climatico, rischiano di essere una minaccia ricorrente. Va affrontato il problema delle coperture assicurative e della puntualità dei risarcimenti. La Regione, come sempre, farà la sua parte, e anche di più, ma ci sono questioni che devono trovare posto nell’agenda del governo e del Parlamento. Così come deve essere centrale il tema della prevenzione e della messa in sicurezza del territorio, per la quale – ha ricordato Rossi – la Regione spende annualmente 50 milioni di euro”.

 

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