Continui tagli, scatta lo sciopero delle divise

“Per la prima volta nella storia della Repubblica, poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco si asterranno dal lavoro, anche grazie allo strumento delle assemblee sindacali”. Lo affermano in una nota congiunta i Segretari Regionali della Toscana di Sap (Polizia di Stato), Sappe (Polizia Penitenziaria), Sapaf (Corpo Forestale) e Conapo (Vigili del Fuoco), i quattro sindacati autonomi riuniti nella Consulta Sicurezza. La mobilitazione è in programma per domani dalle 11, per tre ore. “Ci autoconvocheremo in assemblea sindacale, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, doneremo il sangue in tante città, raccoglieremo firme per riformare la sicurezza, spiegheremo ai cittadini e ai giornalisti il senso della nostra protesta che non parte adesso, ma che ha radici profonde e che va avanti da mesi”.

“Le risorse per le donne e gli uomini in divisa non sono state ancora trovate e il governo, dopo aver solo annunciato un presunto accordo senza documenti ufficiali, ha subito smentito se stesso con le dichiarazioni dei ministri Pinotti il 18 settembre e del sottosegretario Bocci il giorno 19 i quali hanno certificato, tramite atti parlamentari, che si è ancora alla ricerca di risorse e che si sta solo lavorando in quella direzione”. “Le nostre condizioni di lavoro e di vita sono allo stremo – spiegano i segretari regionali Fabio Grassi, Pasquale Salemme, Alessandro Solucci e Fabio Cioni – e nel governo c’è chi sostiene che le risorse per le forze dell’ordine e i vigili del fuoco siano state trovate, salvo omettere che gli 800 milioni annunciati non sono sufficienti per tutto il personale, che si tratta di risorse non strutturali, per le sole retribuzioni del 2015 e che, soprattutto, sono soldi che arrivano da nuove decurtazioni alle già martoriate voci di bilancio dei nostri Ministeri, con ulteriori tagli a straordinari, buoni pasto, formazione e fondo produttività, senza contare la prevista chiusura di decine di presidi, uffici e nuclei specialistici delle forze di polizia e dei vigili del fuoco anche in Toscana”.
I sindacati autonomi Sap, Sappe, Sapaf e Conapo non ci stanno quindi “ai contentini del Governo”, sono da mesi in mobilitazione per chiedere una “vera riforma dell’apparato della sicurezza che razionalizzi le 7 forze di polizia oggi esistenti, accorpi il dipartimento dei vigili del fuoco con quello della pubblica sicurezza, riveda le competenze sugli incendi boschivi assegnando ai Vigili del Fuoco tutti i compiti di spegnimento e potenzi i compiti di polizia ambientale del Corpo Forestale, riporti allo Stato tutti i Corpi regionali e provinciali dei vigili del fuoco e della forestale, e reinvesta i risparmi ottenuti in maggiore sicurezza dei cittadini e nelle retribuzioni del personale” e concludono con un appello: “Il premier Renzi ci ascolti”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.