Il primo consiglio comunale dopo le dimissioni di Daniela Rosellini del Movimento Cinque Stelle è stato occupato in parte anche dalla discussione su quanto accaduto. Fra gli altri, a sollevare la questione, è l’ex sindaco e capogruppo di Liberi e Responsabili Pietro Fazzi, che compie una ricostruzione degli eventi basandosi su alcune posizioni e dichiarazioni recenti della consigliera pentastellata: “Ricordo – dice Fazzi – come la Rosellini sia stata una delle principali fautrici del nuovo regolamento del Consiglio, quello che prevede le firme in entrata ed in uscita dei consiglieri, affermando la centralità dell’impegno nell’assise comunale. Se a questo aggiungo quanto dichiarato meno di un anno fa, quando affermava che non si sarebbe candidata al parlamento perché il Movimento Cinque Stelle non prevede la possibilità di ricoprire due incarichi in organi diversi non posso che notare una certa contraddizione nelle sue posizioni oppure un diverso disegno per il suo impegno politico”.
Come dire la Rosellini potrebbe apparire nella prossima primavera nelle liste dei candidati a cinque stelle in consiglio regionale. Fazzi, poi, disserta anche sulla situazione politica nazionale. Precisa sulle sue parole sulla legge elettorale nazionale e sulla necessità di primarie per la scelta dei capolista “bloccati” nei collegi. “Non – dice – come qualcuno ha voluto rappresentare, un endorsement al presidente del Consiglio, che pure mi piace soprattutto nel suo prendere delle posizioni chiari e nel rischiare del suo per andare avanti nel suo programma. Ma per fare un ragionamento politico che, a mio avviso, avrebbe dovuto fare l’opposizione interna al suo partito invece della levata di scudi ideologica contro la riforma elettorale”. “Certo è – conclude Fazzi – se Renzi facesse il Partito della Nazione, postideologico e basato su programmi e cose da fare, mi troverei spiazzato. Anche perché dall’altra parte non c’è nulla”. Per il resto nega ogni interesse alla prossima tornata per le regionali: “Me lo hanno chiesto alcuni partiti – dice l’ex sindaco – dall’Udc ad altri, ma a tutti ho detto di no”.