Assi viari, Angelini (Pd) chiede controlli al ministero

Una documentazione “laconica” e un parere negativo arrivato dagli stessi garanti dell’inchiesta pubblica. Guido Angelini, consigliere comunale del Pd a Capannori, ha chiesto attraverso una lettera al ministro Lupi di controllare e verificare gli atti del procedimento. Nella missiva che è stata inoltrata dal consigliere anche alla prefettura si ripercorrono le fasi dell’iter che hanno portato alla conclusione il 13 ottobre scorso dell’inchiesta pubblica, rilevando alcune “difformità” per le quali si richiede un controllo da parte del ministero. Angelini ricorda anche il fatto che il consiglio comunale di Capannori ha respinto lo stralcio del progetto.

“Nella relazione finale – si legge nella lettera inviata da Angelini -, il comitato dei garanti dell’inchiesta pubblica, composto dalla professoressa Maria Rosa Vittadini, dall’ingegner Paolo Berdini e dal dottor Gabriele Bollini, nel proprio parere reso al termine dell’inchiesta pubblica, hanno evidenziato in un paragrafo denominato Legittimità degli atti amministrativi, evidentemente ritenendoli fondati, i dubbi emersi nel confronto con i cittadini sulla legalità degli atti amministrativi che hanno accompagnato l’iter progettuale seguito dall’Anas, osservazione inoltrata al suo Ministero da Legambiente della città di Lucca. Anche la Provincia di Lucca, a tutela della correttezza dell’intero processo decisionale, ha provveduto ad inoltrare la documentazione ai soggetti competenti”.
“Specificamente – prosegue Angelini -, in ordine alla Via speciale, di cui l’amministrazione provinciale di Lucca è stata autorità competente, è risultato assente lo studio di fattibilità, che doveva precedere la redazione del progetto preliminare di Anas, a cui i vari enti competenti, fra cui Anas, sono soggetti. Infatti, ha dichiarato l’autorità nazionale anti corruzione Raffaele Cantone al Sole 24 ore l’8 ottobre scorso, la costituzione di Anas in Spa non ha intaccato la natura pubblica del nuovo organismo. Non è stata prodotta alcuna documentazione, e non risulta nei documenti ufficiali l’inserimento dell’opera nel contratto di programma Ministero delle infrastrutture e Trasporti – Anas del 2007 inclusivo dell’allegato A Piano degli investimenti Anas 2007-2011 approvato dal Cipe. Tale punto è infatti elemento pregiudiziale per ottenere in maniera legale i finanziamenti del Sistema tangenziale di Lucca – tratto Lucca est – primo stralcio”.
“Ci domandiamo – scrive Angelini – come possa procedere il Cipe alla finanziabilità di un progetto che manca di documenti fondamentali necessari a supportare i criteri oggettivi di priorità e di fattibilità; come sia stato possibile reintrodurre tale progetto fra le opere prioritarie da finanziare nel 2014 dal momento che esso non può con tutta evidenza essere considerato strategico e tanto meno di interesse nazionale. Al fine di evitare ricorsi su ricorsi da parte di cittadini e di istituzioni e soprattutto per non incorrere in ulteriori sprechi di denaro pubblico in altre progettazioni senza avere i necessari supporti scientifici relativamente alla conoscenza del territorio, faccio istanza di un puntuale controllo su quanto sopra esposto e di una verifica su tutto l’iter procedurale di questa tortuosa opera infrastrutturale iniziata in un’altra epoca storica (2001) con la legge Obbiettivo. Infine una proposta: dopo che da 40 anni nella Piana di Lucca si parla di questa infrastruttura e che ormai è accertato che non ci sono più né necessità né spazi disponibili, perché non lasciare ai comuni queste scelte da effettuarsi, eventualmente, con le normali regole della programmazione urbanistica?”.

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