Colucci e il bando sulle casermette: “Opera delle Mura? Più che altro un’Operetta”

L’operetta sulle Mura. La definisce così l’ex presidente dell’Opera delle Mura, Francesco Colucci, la vicenda che ruota intorno al bando delle casermette, momentaneamento “sospeso” dal Comune di Lucca in vista di una possibile revisione: “Dopo averlo negato più volte Comune e Opera hanno sospeso il contrastato bando per le casermette sulle Mura – dice Colucci – Chi come me era presente alla riunione delle associazioni con l’Opera della Mura, ha assistito a delle comiche da sballo. Da sottolineare, infatti, l’assenza totale alla delicata riunione, di tutta la giunta, nessun presente: dal sindaco all’assessore alle Mura, al turismo, al bilancio, come fosse una presa di distanza; un membro del consiglio dell’Opera imperversava nella discussione togliendo la parola anche al presidente più volte, contraddicendolo e concludendo davanti alla richiesta di sospendere il bando per una riflessione: “Giammai”. Si è vista poi addossare la colpa al regolamento comunale dicendo che era vecchio e superato (è del 2011), certo non perfetto, ma che invero lasciava ampio margine all’Opera delle Mura per evitare un vergognosa mercificazione del bando, che era la parte più contestata. E’ emersa poi l’assenza di qualunque criterio di indirizzo di Comune e Opera sugli obiettivi da raggiungere per migliore fruibilità delle Mura e il rovesciamento di ogni logica “…siano le associazioni a farci delle proposte su cosa fare nelle casermette…”.

“Si è infine – conclude Colucci – sottovalutato e assurdamente ignorato fino in fondo la reale situazione che vede preesistere, in alcune casermette, associazioni vocate da tempo a funzioni culturali prioritarie per la città, di cui il Comune è spesso socio determinante: Ciscu, Fondazione Puccini, Opera delle Mura, Orto Botanico, Lucchesi nel Mondo, Zecca, Villaggio del Fanciullo, Balestrieri e Terziere, tra l’altro diversamente protette per decisioni illogiche del passato che debbono essere superate in positivo per evitare macroscopici arrosti, come puntualmente avvenuto. Conclusioni: se non vogliamo nasconderci dietro il famoso dito “comunista” abbiamo il coraggio di prendere atto quali sono le casermette su cui si può affrontare un discorso di rotazione o integrazione con altre associazioni: Circolo del Bridge, Carabinieri in pensione, Anziani e Focolaccia, Amici del Cuore, ex studio dello scultore Salotti e le new entry Casa del cane e Casa del boia, per la parte sulle Mura. Per la pletora di microassociazioni sociali desiderose di sede ci sono altri immobili del Comune e dell’Opera spesso abbandonati a se stessi, dove dare spazi di lavoro, che non devono essere per forza quelli dedicati alla valorizzazione delle Mura”.

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