Antenna a S. Alessio, l’Asl boccia il sito scelto

Il sito per la nuova antenna a S. Alessio riceve la bocciatura del dipartimento della prevenzione dell’Asl 2 di Lucca che su richiesta dei cittadini ha espresso un parere sull’area scelta dalla Telecom definendola “non accettabile da un punto di vista sanitario”. Non solo. Il dottor Gregorio Loprieno che ha firmato la nota invita inoltre “l’amministrazione comunale – si legge – a promuovere ogni atto al fine di sposta” l’antenna “in un’altra area che consenta egualmente le necessità di segnale, ma che allo stesso tempo esponga i cittadini di Sant’Alessio e in particolare i frequentatori della scuola elementare, a livelli di campo elettrico più bassi”. Sarà difficile, visto che ormai l’amministrazione ha le mani legate: il cantiere è cominciato e c’è l’ok di Arpat e Sovrintendenza.

Il parere della Asl, si avvisa nella stessa nota, si basa sugli atti a disposizione e sul sopralluogo svolto sul sito lo scorso 4 febbraio, ma il dipartimento della prevenzione riesce comunque ad entrare nello specifico. E boccia la scelta a diversi livelli. Il primo è quello tecnico. “Il sito scelto per la realizzazione dell’opera – sottolinea anche l’Asl – è in contrasto con la variante del regolamento urbanistico relativa alla installazione e adeguamento delle stazioni radio base, in merito all’ubicazione su un sito privato e per il non rispetto di misure di tutela per i siti sensibili, così come definiti nella delibera medesima”.
Secondo Loprieno dell’Asl, l’opera non è può essere poi classificata in termini di pubblica utilità – suggerisce l’esperto – “in quanto – si legge ancora nel parere – le necessità di segnale nell’area possono molto probabilmente essere asservite con l’installazione della medesima antenna in altri siti, né si ravvisa nella comunicazione dati ad alta velocità un servizio di pubblica utilità”.
Poi l’Asl entra nel merito della questione dei presunti rischi per la salute, quelli in sostanza che temono gli abitanti nelle vicinanze del sito dove è stato aperto il cantiere della Telecom. “Sebbene al momento – spiega il dottor Gregorio Loprieno – non esistono elementi certi che permettono di ascrivere alle stazioni radio base determinati effetti sulla salute umana come tumori ed altro, si ritiene che nell’incertezza della documentazione scientifica, sia doveroso promuovere la tutela della salute pubblica”. L’Organizzazione Mondiale della sanità – si ricorda nel parere – relativamente alla telefonia mobile si è espresso in questo senso: “Disturbi e preoccupazione causati dai campi elettrici ed elettromagnetici possono non essere patologici per sé ma se si mantengono nel tempo possono significativamente alterare lo stato fisico e lo stato di salute mentale di una persona e il risultato viene a essere definito come un effetto avverso nei confronti della salute. Un effetto sulla salute viene quindi definito come un elemento che è in grado di alterare lo stato di salute”. “Pertanto – aggiunge Loprieno – si deve perseguire ogni strada al fine di conciliare le esigenze di comunicazione e connettività con la più bassa esposizione possibile della popolazione, con particolare riferimento ai bambini ed adolescenti”.
Il tecnico della prevenzione dell’Asl ricorda poi le raccomandazioni generali espresse da esperti a livello nazionale che hanno invitato a considerare nelle decisioni per l’installazione di nuove antenne anche il senso estetico e la sensibilità del pubblico. A maggior ragione se si tratta di luoghi vicini a scuole: “Le scelte – si legge nel parere – di localizzazione di un sito nei pressi di asili o nidi, scuole e campi giochi, potrebbe richiedere una attenzione speciale. Comunicazioni e dibattiti aperti tra l’operatore, gli amministratori locali e la popolazione nelle fasi di pianificazione di una nuova antenna possono contribuire a creare comprensione da parte del pubblico e una maggiore accettazione della nuova struttura”. Secondo l’Asl, invece, nel caso specifico, “l’assenza di tale percorso ha di fatto generato uno stato di conflitto nella popolazione interessata tra favorevoli e contrari, che rappresenta un elemento sicuramente negativo in termini di salute”.

 

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