Riforma Province, ok all’odg bipartisan in Comune

Ordine del giorno sulle Province, raggiunto l’accordo. Maggioranza e opposizione, nella commissione capigruppo di oggi, hanno trovato la “quadra” per il testo di sostegno alla preoccupazione delle Rsa di Palazzo Ducale e il voto, che si attende bipartisan vista la firma di tutti i capigruppo presenti oggi (c’erano Battistini per il Pd, Allegretti per Lucca Civica, Martinelli e Macera per Forza Italia, Giorgi del Movimento Cinque Stelle e Mura per Noi per Lucca al centro) arriverà in aula martedì prossimo (17 marzo) nella seduta convocata per le 20. Soddisfatto del testo approvato, che ha recepito le diverse sensibilità sul tema da parte delle varie componenti del Consiglio, il capogruppo di Forza Italia, Marco Martinelli: “Il testo – dice – va nella direzione auspicata di un documento unitario nell’interesse primario di dare un sostegno ai lavoratori della Provincia e delle loro famiglie. Rimane il fatto molto grave del rischio dissesto per l’ente di Palazzo Ducale che deriva, come segnalato già nella precedente seduta, dal combinato disposto della legge Del Rio e della legge di stabilità”.

Ecco il testo integrale dell’ordine del giorno che verrà posto al voto nel Consiglio di martedì sera: “Preso atto della legge n. 56/2014 (legge Delrio) che trasforma le Province in enti di secondo livello con competenze fondamentali in alcune determinate materie, prevedendo al contempo la riassegnazione delle funzioni non fondamentali ai Comuni e alle Regioni; preso atto dei contenuti della legge di stabilità 2015 e degli effetti della stessa sui bilanci di Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni; preso atto del disallineamento tra le previsioni della legge 56/2014 e la riduzione di risorse prevista dalla legge di stabilità 2015 che, sommata a quella disposta dal dl 24 aprile 2014 n. 66, convertito in legge il 23 giugno 2014 n. 89, ha reso difficoltoso l’esercizio delle funzioni fondamentali riconosciute a Province e Città Metropolitane dalla legge Delrio, con conseguenti problemi di gestione dei servizi e del personale; visto che la legge di stabilità ha previsto che a decorrere dal 1 gennaio 2015 le Province siano obbligate a ridurre del 50% il costo del personale calcolato all’8 aprile 2014; visto che, alla luce di quanto sopra, in Toscana circa 2000 attuali dipendenti delle Province saranno considerati in soprannumero e di conseguenza da ricollocare presso altri Enti locali e strutture periferiche dello Stato; dato atto che i tagli di risorse agli enti locali previsti nella Legge di Stabilità ed i ritardi nell’attuazione della Riforma Delrio potrebbero produrre forti ripercussioni sui servizi finora garantiti dalle Province a livello territoriale; preso atto che in data 25 febbraio 2015 il consiglio regionale della Toscana ha approvato la legge sul riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni). Modifiche alle leggi regionali 41/2005,68/2011,43/2013; considera la messa in esubero del personale  provinciale una scelta in contrapposizione con le previsioni della legge 56/2014 e valuta necessario che il trasferimento di funzioni, nell’ambito del riordino complessivo, salvaguardi le professionalità e tuteli l’occupazione del comparto e della dirigenza; ritiene che si debba vigilare affinché il percorso individuato prosegua in modo coerente e ordinato, in modo da conservare la piena funzionalità ed efficacia del sistema dei servizi locali attualmente in carico alle Province nell’interesse dei cittadini e dei territori; valuta con preoccupazione il combinato disposto della legge n. 56 (legge Delrio) e i contenuti della legge di stabilità 2015 che rischia di avere effetti pericolosi per l’equilibrio economico-finanziario delle Province italiane e toscane già dall’anno 2015; valuta come un primo passo rilevante, che dovrà trovare pieno compimento, la legge regionale di riordino delle Province che ha visto la Regione Toscana, prima tra le Regioni italiane, legiferare sul tema, con lo scopo di gestire l’attuale fase di transizione anche con riferimento alla salvaguardia dei livelli occupazionali, prendendo in carico il processo di riordino e definendo con precisione la riattribuzione delle competenze, sostenendo il percorso di ricollocazione dei servizi e dei lavoratori e delle lavoratrici e agendo per scongiurare l’interruzione di servizi attualmente in carico alle Province; si impegna a intervenire presso il governo anche attraverso le proprie rappresentanze regionali e nazionali affinché siano individuate soluzioni per salvaguardare sul territorio i servizi finora garantiti dalla Province, assicurando a tale scopo le necessarie risorse finanziarie; impegna il sindaco e la giunta a rendere il Comune di Lucca protagonista, in collaborazione con le altre amministrazioni comunali della Toscana, di questa fase di profondo cambiamento istituzionale, assicurando la propria presenza a tutti i tavoli a garanzia del riordino delle funzioni e del mantenimento dei servizi a livello locale e del corretto trasferimento ai Comuni e alle Regioni dei lavoratori e delle lavoratrici delle Province, secondo le previsioni di legge e nel rispetto del principio di trasparenza e pari opportunità; a farsi promotore nei confronti del governo affinché siano individuate le risorse finanziarie necessarie per evitare che salti l’equilibrio economico-finanziario della Provincia di Lucca come della altre Province; esprime vicinanza e solidarietà a tutti i lavoratori e lavoratrici della Provincia di Lucca e alle loro famiglie in questa fase di incertezza, assicurando al contempo il massimo impegno, per quanto di propria competenza, perché il patrimonio di professionalità esercitato nell’ambito dell’Amministrazione provinciale non vada disperso ma anzi trovi piena espressione nel nuovo assetto risultante a seguito del riordino in atto”.
Nel Consiglio di martedì all’ordine del giorno, oltre al tema della riforma delle Province, che aprirà la seduta, anche il riconoscimento del debito fuori bilancio per la sentenza del Tar che ha dato ragione alla ditta Alesa, l’affidamento della riscossione crediti a Lucca Holding Servizi al posto di Equitalia e l’ordine del giorno di Laura Giorgi sul piano della telefonia mobile.

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