A rischio autonomia Banca del Monte, allarme dei sindacati

Ieri mattina (24 aprile) le rappresentanze sindacali della Banca del Monte di Lucca si sono incontrate con esponenti delle associazioni imprenditoriali lucchesi (commercio, industria, artigianato e agricoltura), alla presenza del sindaco Tambellini e dell’assessore alle finanze Cecchetti a Palazzo Orsetti. L’incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali, aveva lo scopo di sensibilizzare le categorie economiche della nostra città sul futuro dell’istituto di credito. “La Banca del Monte di Lucca – hanno spiegato le Rsa – come noto, è per il 60 per cento di proprietà della Banca Carige, ma il restante 40 per cento del capitale sociale, quindi una quota di tutto rispetto, è ancora, suddivisa in parti uguali, nelle mani delle due fondazioni bancarie lucchesi: la Fondazione Banca del Monte di Lucca e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca le quali, fintanto che la banca ha prodotto utili, ne hanno potuto fruire a vantaggio della comunità locale e potranno, in futuro, tornare a farlo”.
“L’ultimo piano industriale di Banca Carige, recentemente approvato e pubblicato – hanno informato i sindacati – ha rimandato al 2019 l’incorporazione della Banca del Monte, in precedenza prevista per l’anno prossimo, anche a seguito della contrarietà a tale operazione espressa dalle due fondazioni lucchesi, delle quali era necessario l’assenso in virtù della loro percentuale di capitale. Nel caso di un aumento di capitale, però, – avvertono i sindacati – Banca Carige potrebbe procedere all’incorporazione anche in termini molto più ravvicinati”.
Il sindacato ritiene che “un’eventuale fusione, oltre a decretare la fine di una delle banche più antiche in assoluto, la cui costituzione risale al 1489 e che può essere vanto per la nostra città, consegnerebbe anche le filiali ad un probabile lento declino, non rientrando più la Toscana nelle aree di interesse strategico per gli investimenti di Carige, come emerso nella riunione degli azionisti svoltasi l’altro ieri a Genova. E’ indubbio che il credito sia un elemento strategico essenziale, quale volano per una possibile ripresa economica ed in questa prospettiva – asseriscono i sindacati – la presenza di una banca storicamente legata al territorio può essere un elemento di indubbio vantaggio”. In questo senso, ed in maniera pressoché unanime, si sono espressi anche i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali presenti all’incontro.
“Verrà pertanto chiesto alle fondazioni – chiudono le Rsa – di adoperarsi per verificare la possibilità di garantire il mantenimento dell’autonomia giuridica della Banca del Monte, sia nell’ambito del gruppo Banca Carige sia nell’ipotesi dovesse manifestarsi l’interesse da parte di altri gruppi bancari ad acquisire il controllo dell’azienda di credito lucchese”.

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