Gara gas, sindacati preoccupati per futuro lavoratori

“Il servizio di distribuzione del gas metano sta per vivere una vera e propria rivoluzione”, Inizia così la lunga lettera che le tre organizzazioni Filctem, Femca e Uiltec della Toscana (i sindacati che rappresentano i lavoratori addetti alla distribuzione del gas metano) hanno inviato al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e alla presidente dell’Anci regionale, nonché sindaco di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti e alle aziende toscane. Infatti, come previsto dalle normative vigenti, a partire dal mese di luglio, dovranno essere bandite le gare in tutti e 177 ambiti territoriali (Atem) in cui è stato diviso il territorio nazionale. Anche la Toscana (11 ambiti) sarà interessata a breve, anzi in parte lo è già stata (gara di Prato), dallo svolgimento delle gare per l’assegnazione del servizio di distribuzione del gas metano.

Il passaggio del personale, dal gestore precedente all’eventuale nuovo gestore, è regolato dal decreto ministeriale del 21 aprile 2011 che presenta però una serie di lacune e di vuoti normativi. Tali carenze della normativa in vigore risultano estremamente pericolosi per le lavoratrici e i lavoratori del settore che rischiano di pagare un prezzo altissimo.
“Infatti, il decreto – proseguono le tre organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil – pur prevedendo all’articolo 2 (tutela dell’occupazione del personale) “il passaggio diretto e immediato al nuovo gestore con la salvaguardia delle condizioni…” lascia irrisolti una serie di problemi, in particolare sotto l’aspetto previdenziale, di continuità occupazionale, di tutela della professionalità espressa. Il servizio di distribuzione gas è un servizio importante per le comunità locali e per tutto il territorio regionale e costituisce uno strumento di estremo interesse non solo per la qualità e la sicurezza della vita dei cittadini ma anche un formidabile punto di partenza per una possibile ripresa economica, attraverso investimenti sul territorio e buona occupazione. Cercheremo in ogni modo di evitare, aggiungono i sindacati nella lettera, che le gare possano produrre un abbassamento dei livelli di qualità sino ad ora raggiunti per la collettività e che i costi delle stesse gare, come “effetto collaterale”, si scarichino complessivamente sui lavoratori e sulle lavoratrici del settore. Quindi la richiesta di un incontro alla Regione Toscana, ai rappresentanti dei Comuni (che costituiscono la parte maggioritaria del capitale sociale di una parte rilevante delle aziende del settore) e alle aziende che gestiscono il servizio (Toscana Energia, Estra-Centria, Asa, Gesam, 2i Rete Gas, Grosseto Energia Reti Gas, Italgas) per la definizione di un protocollo d’intesa che stabilisca le garanzie per i lavoratori che saranno interessati al passaggio ed affronti il tema delle strategie complessive atte a consolidare le attività presenti sul territorio toscano e i livelli di servizio prestati alle famiglie e alle imprese”.

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