Cittadini e, soprattutto, commercianti e titolari dei locali divisi sulla decisione di Comune e Confcommercio di annullare la Notte Bianca di domani sera (27 agosto), in segno di lutto per le vittime del terremoto (Leggi). Molti esercenti sono stati colti di sorpresa dalla notizia, proprio mentre stavano mettendo a punto gli ultimi dettagli organizzativi per la serata di domani. La maggior parte ritiene che fosse “doveroso” partecipare al lutto e al dolore dei terremotati, nel giorno in cui si celebrano i funerali solenni delle vittime, ma non tutti ritengono che la scelta di annullare in toto gli eventi della Notte Bianca sia stata la migliore.

C’è chi avrebbe piuttosto preferito creare un evento di solidarietà, donando gli incassi alle popolazioni terremotate. O chi, pur convinto dalla decisione di amministrazione e categoria, si trova ora a dover gestire qualche imprevisto di tipo logistico: dal personale già assegnato ai tavoli per la serata o dai rientri in fretta e furia dalle ferie per tirare su la saracinesca proprio per la Notte bianca.
La speranza dei più è che a stretto giro ci sia la decisione su data e modalità dell’evento alternativo, che potrebbe svolgersi il 3 o il 10 settembre prossimi.
“Sarebbe stato meglio saperlo prima – commenta Walter della Bottega del Caffè di via Calderia – : la decisione è condivisibile e sentita ma il danno economico per chi aveva ordinato alimenti deperibili ad hoc, e la mia attività non è tra queste per fortuna, poteva essere evitato. La necessità di annullarla o rimandarla era nell’aria, perché si è dovuto attendere il lutto nazionale? Era prevedibile”.
“Con i miei amici – spiega Michael del Rewine – avevamo fatto una colletta e comprato pacchi di pasta da inviare alle zone colpite dal terremoto attraverso la Misericordia e buttare via il cibo ordinato per la Notte Bianca ci pare una mancanza di rispetto. Condividiamo, certo, il momento di lutto nazionale e far festa mentre tanti connazionali piangono sarebbe stato inopportuno ma avrei preferito saperlo prima, bastava un giorno prima e avrei bloccato gli ordini. Anche la band chiamata a suonare aveva dovuto organizzarsi per essere qua domani, persone che lo fanno per passione e chiedono permessi a lavoro o devono spostarsi appositamente. Saperlo prima avrebbe evitato questo dispendio di energie. Sono comunque contento e sollevato alla notizia che lunedì ci rimetteremo in moto per organizzare una serata simile”. Il locale aveva organizzato, per la serata, una raccolta fondi per i terremotati che probabilmente sarà replicata per la festa di settembre.
Abbraccia in pieno la decisione di Comune e Confcommercio, invece, Andrea del Caffè del Mercato, conosciuto come il Peschino di piazza San Michele: “Siamo d’accordo con la decisione presa e le persone mobilitate nell’organizzazione della serata si sono mostrate sensibili e disponibili a tornare quando l’evento potrà svolgersi senza alcun costo ulteriore per noi. Volevamo destinare una parte delle entrate ai terremotati, anche se crediamo che l’aiuto più grosso sia andare nei luoghi di persona. Comunque questa raccolta fondi la faremo alla prossima notte bianca perché purtroppo questa emergenza non si esaurirà in pochi giorni”. Un pizzico di delusione nelle parole di Federica del Bar Casali, ma condivisione dei motivi che hanno indotto all’annullamento della festa: “Ci eravamo organizzati con i turni in un certo modo, anche con nuovo personale, e chiaramente questo è un disagio ma capiamo le motivazioni della scelta. Peggio è per i ristoranti che hanno ordinato carne o pesce aspettandosi il pienone”.