Vogliamo il Summer: “Sì all’arena all’ex Balilla”

Sì ai concerti sugli spalti delle Mura. A schierarsi a sostegno del progetto presentato da Mimmo D’Alessandro è il gruppo Vogliamo il Summer Festival, molto attivo su Facebook e vicino agli ambienti della manifestazione. “Da mesi si parla della concessione dell’area spalti delle Mura per due grandi concerti, per festeggiare i venti anni del Lucca Summer Festival. Il progetto è stato presentato al Comune di Lucca ma ad oggi la situazione pare di stallo”, ricordano i membri.

“E’ evidente che i tempi a questo punto sono strettissimi – si osserva in una nota -, perché gli artisti devono essere contattati, si devono fare i contratti e poi essere annunciati, ma per fare questo necessita la disponibilità dell’area. Siamo a dire poco sconcertati di questo modo di procedere, perché di questo progetto se ne parla da luglio 2016 e il masterplan è stato presentato a novembre, ma ad oggi tutto tace. Da parte nostra, ci auguriamo che la Soprintendenza e il Comune di Lucca siano in grado di dare una risposta definitiva nell’arco di una settimana, dopo di che il tempo potrebbe scadere. Non vorremmo che alcuni dei soggetti siano impegnati in tutt’altre vicende (leggasi condidature per le amministrative di giugno) ma il messaggio che noi vogliamo dare è chiarissimo: saremo contro a tutti quelli che ostacolano questo grande progetto che potrebbe portare a Lucca artisti di primo piano della musica mondiale. E’ evidente che la mancata concessione dell’area ex Balilla, capace di contenere 50 mila persone, potrebbe dare il colpo di grazia alla manifestazione a favore di altre piazze. Una grande responsabilità sulle spalla di chi amministra la Città di Lucca, perchè perdere il Summer porterà inevitabilmente ripercussioni negative sui flussi turistici e sull’economia cittadina. Sinceramente non ne possiamo più di tutti coloro che vogliono mettere i bastoni fra le ruote ad una delle più importanti manifestazioni musicali italiane. Vogliamo il Summer Festival non è solo una pagina facebook, ma è il nostro modo di preservare una manifestazione che moltissime città italiane ci invidiano”.

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