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Bolkestein, il consiglio regionale si schiera con i balneari: chiesto un periodo transitorio di 30 anni

Stoppare la Bolkestein e garantire un periodo transitorio di almeno 30 anni. Approvata in consiglio regionale una mozione sulle concessioni demaniali presentata dalla Lega Nord a sostegno dei balneari. “Dar voce ad una realtà tipica del territorio” che “non deve essere abbandonata”, ma che anzi ha “bisogno di certezze” per superare una situazione che potrebbe avere “ricadute economiche e ambientali” è quanto viene chiesto dall’aula di Palazzo Panciatichi: a illustrare l’atto approvato nella seduta di ieri, martedì 3 novembre, a maggioranza con l’astensione del Movimento 5 Stelle e Sì-Toscana a Sinistra, il vicepresidente della Lega Elisa Montemagni.

“Il comparto turistico toscano è insostituibile visto il giro di affari attestato su 250 milioni. Impiega circa 5mila persone su 900 stabilimenti”. Regolare “definitivamente” la materia e “superare la fase di incertezza di famiglie che hanno fatto investimenti anche importanti” è necessario. Il periodo transitorio individuato nella mozione potrebbe inoltre servire a “garantire il riordino delle funzioni anche in materia ambientale”.

Nel testo si impegna inoltre la giunta ad attivarsi per “sollecitare la convocazione del tavolo di confronto tra governo ed enti locali” e per “varare in tempi brevi le nuove norme di riordino del demanio marittimo”. Contrario al periodo transitorio si è dichiarato il presidente del Movimento 5 Stelle Giacomo Giannarelli: “Siamo per il rispetto della sentenza della Corte costituzionale in riferimento a quanto stabilito per le cave: le concessioni devono essere onerose e temporanee. Il criterio e la legge devono essere uguali per tutti”. Giannarelli ha inoltre parlato di “lacune gravi nell’atto”. Di materia “troppo complessa per essere affrontata con una mozione” ha parlato il presidente di Sì – Toscana a Sinistra Tommaso Fattori: “La direttiva Bolkestein in questo settore, così come in altri – ha aggiunto – rischia di aprire ad operazioni speculative fortissime. C’è comunque l’esigenza di tutelare le imprese familiari virtuose che rischiano di esser spazzate via ma è necessario trovare, anche attraverso una calibrazione intelligente, una soluzione che non può essere il liberismo selvaggio”.
“Abbiamo valutato attentamente la mozione e ci sembra equilibrata – ha dichiarato il presidente del Gruppo Pd Leonardo Marras rilevando come il tema sia all’ordine del giorno “anche per la ventilata ipotesi di aumento delle concessioni – In Toscana queste imprese sono numerose. Hanno svolto e svolgono un ruolo sociale importante che alimenta un’economia oltre la spiaggia. Esprimono – ha continuato- una proposta di destinazione turistica che arricchisce il nostro territorio da sempre. Da troppo tempo vivono in questa situazione di incertezza che deriva dall’assenza di iniziativa del governo nazionale quando ce n’era il bisogno”. “Questa materia – ha osservato – deve esser affrontata sul principio del doppio binario: da una parte le concessioni esistenti e dall’altra tutta quella parte di demanio che ancora non ha avuto una regolamentazione. Il doppio binario consente inoltre a queste imprese di ricominciare a ragionare in termini di sviluppo e competitività”.

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