Simonini (Lega Nord): “Referendum fusioni, sconfitto Pd”

La Lega Nord Mediavalle e Garfagnana esulta per il risultato del referendum consultivo per la fusione dei comuni San Romano, Pieve Fosciana, Fosciandora. Le prime dichiarazioni arrivano dal segretario Simone Simonini: “Nonostante nel complesso abbia vinto il sì, seppur di misura, con il 52,15 per cento, siamo molto felici, poiché a Fosciandora è stata ampiamente rigettata la proposta. A Pieve Fosciana il risultato è stato equilibrato, mentre il sì ha prevalso solo a San Romano. È evidente che questa proposta a trazione Pd non è piaciuta, i tre sindaci con i propri consigli comunali hanno fallito l’obiettivo”.

“Una proposta – prosegue Simonini – a tratti anche prepotente, visto che non c’è stato un vero e proprio confronto, basti pensare alle dichiarazioni post voto, dove si accusava la voce del no per questa campagna referendaria terrorizzatrice, non corretta, e allarmistica. Il fallimento è sotto gli occhi di tutti, le tre amministrazioni, targate Pd, hanno sbagliato tutto, importando questa fusione solo sul fattore economico, sbagliando pure con superficialità i modi della proposta stessa, senza preventivamente consultare i cittadini, ma andando a deliberare da subito in consiglio comunale, per poi dare per scontato questo referendum consultivo”.
“Noi – prosegue Simonini – nell’incontrare i cittadini, ci eravamo accorti di questo senso di smarrimento, molta era l’insoddisfazione, la delusione verso queste amministrazioni che poco hanno tenuto in considerazione la morfologia del territorio e i loro aspetti economico/culturali. Questa è una vittoria dei cittadini, mentre la vera sconfitta resta dei politici, che oltre a proporre una fusione assurda, non hanno saputo ancora una volta portare all’urna gli aventi diritto e convincerli della loro buona causa. La Lega Nord da sempre è per le autonomie locali, contro l’accentramento di potere, ora attendiamo il parere del consiglio regionale, ma è evidente che questo matrimonio a tre non s’ha da fare, visto il parere contrario di uno dei tre comuni interessati, e il mancato raggiungimento della maggioranza qualificata”. “Questo – conclude il segretario – è il secondo referendum in poco meno di un anno che viene perso da un partito che evidentemente è lontano dai cittadini sotto ogni punto di vista”.
Sul tema anche i consiglieri regionali Montemagni e Casucci: “Hanno prevalso i cittadini e perso i politici – affermano – In merito al fatto che non si procederà a fusione fra i comuni di Pieve Fosciana, San Romano e Fosciandora. I nostri ripetuti appelli alla prudenza nei confronti di questa smodata “fusionomania” sostenuta dal Pd sono stati accolti dai votanti che hanno deciso di non seguire gli esagerati spunti economici che, in molti avevano cercato di inculcare nei residenti nelle settimane pre-referendarie. I cittadini, invece hanno saggiamente inteso che la fusione non sarebbe stata la panacea a tutti i mali ed hanno prontamente rispedito al mittente un Partito Democratico, vero ispiratore di questa ondata “fusionista”. “Oltretutto – concludono Elisa Montemagni e Marco Casucci  -nessuno si potrà appellare alla scarsa affluenza alle urne che, viceversa, è stata più che discreta, sintomo dell’interesse dei residenti su una tematica che, alla fine, lo ribadiamo, ha premiato esclusivamente e giustamente i cittadini e non le solite brame di potere dei politici”.

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