Nasce il band ‘I care Appennino’

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Mab Appennino si è data una strategia di branding, un brand definito e le linee guida per la richiesta e per l’uso da parte di imprese e soggetti privati. Lo ha deliberato il 28 novembre a Langhirano il coordinamento MaB. Il coordinamento,nominato nella prima assemblea Mab del 19 febbraio scorso, è composto da rappresentanze del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e del Parco del Ducato, delle Unioni comunali dell’Appennino Reggiano e  Lunigianese, della Camera di Commercio di Parma, dell’Università di Modena e Reggio, del Gal Lunigiana, della Fondazione Reggio Children e della Banca della Memoria della Garfagnana. Alla sua seconda riunione da quando è costituito il comitato ha valutato e approvato la strategia e le linee guida per l’ uso del brand,elaborate attraverso un impegnativo lavoro di studio e confronto portato avanti con la segreteria Mab e con il territorio attraverso le conferenze  di Shanghai e Lima e con seminari internazionali tenutisi sul territorio a Torrechiara e Rocca delle Verrucole nel 2016 e 2017.

Unesco non consente l’uso del proprio nome e logo per fini commerciali. Pertanto l’uso dell’logo MaB Unesco può essere concesso soltanto a enti pubblici o soggetti no profit che possono utilizzarlo nell’ambito di azioni e progetti di valore, coerenti con la mission della Riserva di Biosfera. Tuttavia è possibile una strategia e una pratica di branding per indentificare e mettere in valore le caratteristiche positive di servizi e prodotti dell’ area MaB da parte di operatori privati.
La strategia adottata identifica nelle parole e nella scritta I care Appennino il concetto essenziale e lo strumento comunicativo prescelto.
Potranno quindi richiedere il brand e partecipare alla strategia di branding della Riserva di Biosfera una molteplicità (un mosaico) di soggetti, pubblici e privati, profit e no-profit, interni o esterni alla Riserva stessa, che realizzano o sostengono progetti e iniziative il cui scopo sia lo sviluppo sostenibile e prendersi cura del territorio, della biodiversità e delle comunità dell’Appennino tosco emiliano, in modo che ciascuno possa riconoscersi in essa e farsene attore, ambasciatore, sostenitore.
Il brand può essere richiesto mediante una domanda libera, indirizzata al Comitato di gestione della Riserva della Biosfera dell’Appennino Tosco Emiliano, in cui si offre una breve presentazione del soggetto richiedente, illustrando in che modo opera in corrispondenza agli obiettivi di sostenibilità e a principi etici, risultati economici e impatti ambientali che apportino un reale ed evidente beneficio all’Appennino e alle sue comunità. Il brand poi descrive il progetto sostenuto per cui il soggetto richiedente ritiene di essere degno del brand, sottolineando in che modo esso persegue lo sviluppo sostenibile nell’Appennino tosco emiliano, conseguendo risultati economici e impatti ambientali che apportino un reale ed evidente beneficio all’Appennino e alle sue comunità. E’ necessario poi indicare l’utilizzo che si vorrà fare del brand, ovvero dettagliando gli strumenti di comunicazione inerenti il brand.
La valutazione della richiesta viene effettuata da una specifica commissione tecnica, istituita dal Comitato di Gestione della Riserva di Biosfera dell’Appennino Tosco Emiliano.
“In questi primi due anni – spiega Fausto Giovanelli – è stato condotto un grande lavoro verso le scuole e un’azione diffusa di informazione e conoscenza sul valore e il significato della Mab sul territorio. Ora può partire un’azione che guarda al mondo del lavoro dei servizi e delle imprese per farne un protagonista attivo del programma MaB. La proposta sarà illustrata nei dettagli e resa operativa attraverso incontri dedicati con le imprese e associazioni”.

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