Giuncugnano ricorda i prigionieri alleati salvati dai fascisti

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L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Lucca organizza una serie di iniziative in ricordo dei prigionieri alleati salvati nel Comune di Sillano-Giuncugnano. Andrew Adams, figlio dell’ufficiale inglese Frank Adams sarà in visita, con altri familiari, a Lucca e a Magliano e Ponteccio. L’appuntamento è per venerdì (21 luglio), alle 10, allla sede dell’Isrec, a palazzo Ducale a Lucca. In questa sede si terrà l’incontro di rappresentanti dell’istituto con Andrew Adams e gli altri discendenti di Frank, circa una decina, che giungeranno dall’Inghilterra per ripercorrere vicende e spostamenti del capofamiglia e, naturalmente, per ritrovare le famiglie che si presero cura dell’ufficiale e dei suoi colleghi. Nella mattinata lucchese al gruppo sarà presentato l’Archivio dell’Istituto, presso cui verrà costituito un fascicolo Frank Adams – Magliano – Ponteccio 1943 – 1944, contenente copia della documentazione raccolta da Andrew Adams. Seguirà la visita alle sale monumentali di Palazzo Ducale.

Domenica (23 luglio), a Sillano, alla sede del Comune, parteciperà anche ai saluti del sindaco di Sillano-Giuncugnano, del rappresentante dell’Unione dei Comuni della Garfagnana, del rappresentante della Provincia di Lucca, del rappresentante del Comitato provinciale dell’Anpi di Lucca. Concluderà la consegna da parte del sindaco di attestati alle famiglie di Magliano e Ponteccio che aiutarono gli ufficiali inglesi.
Erano circa 70 mila i militari alleati prigionieri degli italiani per i quali, con l’armistizio, dopo l’8 settembre 1943, si prospettarono destini diversi. Con l’occupazione tedesca dell’Italia molti finirono prigionieri dei nazisti in Germania; molti invece si dettero alla fuga dai campi di prigionia, riuscendo poi a sfuggire all’arresto e a sopravvivere nell’Italia occupata dai nazisti e governata dai fascisti di Salò, grazie particolarmente all’aiuto della popolazione;talora si unirono ai partigiani, spesso ebbero aiuti decisivi per passare la linea del fronte o riparare in Svizzera.
Una di queste storie esemplari è quella dell’ufficiale inglese Frank Adams, fuggito con 600 compagni di prigionia dal campo PG49 di Fontanellato in provincia di Parma, grazie all’aiuto del comandante del campo Eugenio Vicedomini, che pagherà questo atto di coraggio con la deportazione a Mauthausen.
Dopo una fuga caratterizzata da numerose peripezie, Frank Adams, insieme a due suoi colleghi, arrivò a fine settembre in Garfagnana, a Magliano, frazione di Giuncugnano, dove i fuggiaschi ricevettero aiuto disinteressato e ospitalità. Così ebbe inizio un rapporto davvero speciale, tra alcune famiglie di Magliano e Giuncugnano, con che durò 11 mesi, finché, alla fine dell’estate del ‘44, fu possibile per i rifugiati inglesi il passaggio del fronte e il ricongiungimento in Versilia con la quinta Armata.
Per provvedere a questa ospitalità, i paesani dovettero fronteggiare oltre la grave penuria di cibo, anche le spedizioni che fascisti e tedeschi operarono contro Magliano e contro altri paesi alla caccia di partigiani, renitenti e rifugiati alleati. Nonostante il rischio che correvano per la loro stessa vita, gli ospiti di Frank non lo tradirono e lui grazie a questo non fu catturato. Alcuni di questi soccorritori pagarono con l’arresto o la deportazione in Germania senza ritorno quella scelta solidale.
E’ Andrew Adams, il figlio di Frank, che, messosi sulle tracce del padre, ha ricostruito con rigore di indagine e ricchezza di documentazione questa storia, nell’ambito di una collaborazione tra il Monte San Martino Trust (la fondazione inglese che si occupa in particolare di indagare queste vicende, e che tra l’altro finanzia borse di studio in Inghilterra per studenti italiani) e l’Isrec Lucca.

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