Barsanti (Casapound): “Comune si interroghi su sicurezza dei suoi appalti”

La tragica morte dei due operai in via Vittorio Veneto è stata al centro del dibattito in consiglio comunale ieri sera (12 settembre) al momento della discussione sull’odg di Sinistra con Tambellini sulla sicurezza sul lavoro. Dopo aver espresso cordoglio per le vittime, il consigliere comunale di Casapound Fabio Barsanti ha sollevato alcune questioni e rimarcato alcuni eventi che, a suo parere, costringerebbero il Comune di Lucca a “interrogarsi sulle proprie responsabilità in qualità di committente” dei lavori di montaggio dei portalumini che stavano effettuando i due lavoratori precipitati dopo il crollo del braccio della gru.

“Pochi anni fa le operazioni di messa in posa dei lumini di Santa Croce erano già finite in prima pagina sui giornali: in una foto dove si vedeva un operaio sulla piattaforma che piazzava una delle griglie sopra a un negozio, e sotto una signora che guardava la vetrina. Sia il sindaco che la cooperativa in appalto sono gli stessi di oggi, e mi domando quindi cosa abbia fatto il Comune di Lucca in questi anni per migliorare le condizioni di sicurezza nei propri appalti”.
“E’ da tempo che chiedo al Comune di svolgere con diligenza il ruolo di committente – ha continuato Barsanti – perché sono diverse le segnalazioni di mancato rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro che mi arrivano dagli appalti comunali. In particolare voglio qui ricordarne due: i lavoratori delle mense scolastiche e gli operatori ecologici. I lavoratori delle mense hanno lamentato addirittura la mancanza dei dispositivi di protezione individuale, mentre gli operatori ecologici svolgono la raccolta porta a porta, che li costringe a posture e movimenti logoranti”.
“Lucca non può accettare di essere complice dello stillicidio che avviene sui luoghi di lavoro – ha affermato -. E’ l’ora che dalle parole si passi ai fatti che non sono solo possibili, ma sono richiesti dalla legge. Nei prossimi mesi questa amministrazione dovrà dimostrare che la morte di Eugenio Viviani e Antonio Pellegrini non è stata vana, e dovrà interrogarsi se ha fatto tutto quanto fosse in suo potere per evitarla. Sono le stesse domande che si pongono la città, la magistratura e le famiglie delle vittime. Ben venga quindi la mozione, se non diventa la foglia di fico dietro cui nascondere la vergogna della propria inerzia”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.