Marchi (Energie per l’Italia): “Sanità, si renda efficace la conferenza dei sindaci”

“A cosa serve la conferenza dei sindaci della piana se molti servizi sono lasciati al caso? Sarebbe opportuno che invece di pensare esclusivamente a megaprogetti, si prendesse in considerazione anche quanto il cittadino tiene di più, la sanità”. Così la pensa Energie per l’Italia, il nuovo movimento politico di Parisi che a Lucca è rappresentato, fra gli altri, dal consigliere comunale di Capannori, Giovanni Marchi.

“I rappresentanti dei Comuni – dice il consigliere – cosa fanno se non quello di avere solo visibilità all’interno di una struttura che stenta a decollare per il benessere dei quasi 170mila cittadini della Piana di Lucca? La centrale del 118 traghettata da Lucca a Viareggio, è sparita dalla nostra città senza che nessun sindaco presente alla conferenza abbia detto o fatto nulla per mantenerla in vita nella nostra città. Ma di cosa devono occuparsi i sindaci che rappresentano la piana se non cercare di tutelare anche le associazioni di volontariato che sono sul territorio, è in effetti incomprensibile che dopo tale passaggio, alcune autoambulanze abbiano una maggiore attivazione rispetto ad altre e la ripartizione dei servizi tenga poco conto dell’area di pertinenza. E’ inutile vantarci di essere la città del volontariato se poi il volontariato viene lasciato dai massimi rappresentanti dei comuni in balia delle onde toscane”.
“A cosa serve la conferenza dei sindaci, – prosegue Marchi – se la Regione Toscana non ha trovato dissenso tra i primi cittadini dei comuni, l’azienda Usl Toscana nord ovest, composta da circa 1,2 milioni di residenti, fa parte di un progetto economico finanziario voluto dalla Regione, piuttosto che di pensare ad una seria riorganizzazione sanitaria finalizzata al bene del cittadino.
L’impegno non solo del presidente della conferenza ma di tutti, compreso il sindaco già presidente della Provincia, doveva essere rivolto anche a far si che venissero nominati i primari che in molte unità operative meglio note ai cittadini come reparti, non sono più stati nominati. Le eccellenze che sono al San Luca andrebbero protette, tanto per dirne una l’oculistica, da evidenziare che questo settore, è una dei dieci centri in Italia per la “chirurgia ricostruttiva orbito- palpebrale” per la patologia delle vie lacrimali, tumori dell’orbita per l’adulto e in ambito pediatrico)”.
“Per non parlare dell’Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) – spiega ancora – che ha l’obiettivo di ottimizzare la spesa regionale destinata ai beni sanitari pur mantenendo elevati standard di qualità nell’erogazione delle prestazioni. E’ impensabile che servizi quali il rifornimento di farmaci e dispositivi sanitari, spesso di rilevante importanza per il successo delle cure, e il benessere del cittadino, non debbano rispondere ai primi responsabili della salute dei cittadini”. “Allo stesso modo – conclude il consigliere – anche i servizi telematici e informatici, oggi impalcatura gestionale (Cup, pronto soccorso, gestione dei ricoveri) e clinica (cartella clinica elettronica, farmacia, eccetera) non possono essere esenti da forme di controllo della loro efficienza ed efficacia da parte dei cittadini, per il tramite dei propri amministratori eletti. L’impegno politico deve essere rivolto affinché Estar risponda alla conferenza dei sindaci in merito all’efficienza dei servizi che fornisce alle strutture sanitarie dell’ex azienda Usl 2 Lucca”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.