Bindocci (M5S): “Aumento Tari, va fatta chiarezza su spese e costi”

Aumento del 5% della Tari, le motivazioni addotte per il rincaro oggi nelle commissioni consiliari a Palazzo Santini non convincono il consigliere M5S Massimiliano Bindocci: “Le motivazioni dell’aumento addotte – ricorda -, sono state quelle del costo del personale e quelle del fondo rischi. Ma il problema è che si dovrebbe fare una verifica attenta su tutte le spese, consulenze, investimenti, gestione rifiuti da smaltire e altre voci. Il costo del personale, in realtà, con un contratto che purtroppo ha aumentato le ore lavorate riguarda in realtà solo le spese in contributi per la fine delle agevolazioni, e pertanto era prevedibile. In materia di personale si dovrebbe valutare, per una questione di pari condizioni a parità di mansioni,  l’opportunità di reinternalizzare i servizi appaltati oltre che di aumentare gli organici molto carenti e non sostituiti adeguatamente”.

“La scelta fatta poi sul fondo rischi che fa aumentare le tariffe per i cittadini è discutibile e frutto di errori passati – commenta Bindocci -, ma è pagata dai cittadini, era un dovere della amministrazione contestualmente fare delle azioni per evitare che questa operazione gravasse in misura così alta. Il problema era noto, per cui questo aumento è la conseguenza di una serie di errori previsionali, non è caduto un meteorite su Sistema Ambiente, si è fatta una programmazione di bilancio sbagliata ed ora la si vuol correggere in un paio di anni. Come Movimento 5 Stelle rispetto ad un aumento così alto abbiamo votato contro e abbiamo proposto una commissione di indagine per verificare da un lato il fatto che effettivamente si sia fatto il possibile per rendere efficiente l’organizzazione, ridurre i costi e gli sprechi e dall’altro per aumentare le entrate dal mercato dei rifiuti riciclati, inoltre potrebbe essere utile per verificare e preparare un piano industriale per i prossimi anni, visto che questa situazione resterà fino al 2029. In Consiglio si intende come M5S riproporre la questione della Commissione di indagine con un ordine del giorno, perché un aumento così vertiginoso del 5% (sopra ogni parametro Istat) non può essere liquidato con un voto favorevole o contrario, ma impone a chi rappresenta la città di assumersi l’onore di volerci vedere fino in fondo.
Altrimenti la raccolta differenziata diventa una seccatura per le famiglie ed un costo in più, invece dovrebbe essere una risorsa per tutta la città in termini di qualità della vita ed economici. Sono state solo accennate le questioni gravi che riguardano la società che esprime il socio privato, che sono già emerse sulla stampa, questo problema andrebbe affrontato per verificare quali possano essere le prospettive. Ed anche questo è un motivo per fare un commissione speciale, ovviamente senza prevedere gettoni di presenza”.

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