Baccelli e Marcucci: “Siamo noi il voto utile” foto

È ufficialmente partita questa mattina (29 gennaio), con la presentazione dei propri candidati nei collegi uninominali di Camera e Senato, la campagna elettorale anche per il Partito Democratico. Competenza, credibilità ed un forte rapporto con il territorio sono i tre capi saldi che i due candidati Dem Stefano Baccelli e Andrea Marcucci hanno voluto sottolineare. I due inoltre, si sono assunti l’impegno di visitare ogni singolo comune dei propri collegi. Il primo di questa lunga serie di incontri si terrà venerdì (2 febbraio) al cinema Roma di Barga a partire dalle 18. 

L’incontro è stato aperto dal segretario territoriale Mario Puppa che ha espresso tutta la soddisfazione per i due candidati scelti dal partito. Nomi che sono stati frutto di un confronto anche duro all’interno del partito ma su cui c’è poi stata la convergenza anche da parte della federazione dem della Versilia. “I nostri due candidati per i collegi uninominali di Camera e Senato – ha detto Puppa – escono da un serio confronto con il territorio e con le categorie economiche. Si tratta di un’elezione nuova nei metodi: la nuova legge elettorale ci da l’opportunità di un confronto diretto con il territorio ed il risultato dipenderà molto dalla credibilità dei candidati prescelti. C’era dunque bisogno di candidati autorevoli, che conoscessero il territorio, che sapessero quali sono i problemi e quali le opportunità”.
“Andare a Roma – ha spiegato il segretario dem – vuole dire rappresentare la nazione ma anche svolgere un ruolo importante di congiunzione con il territorio. I curriculum di Baccelli e Marcucci sono di tutto rispetto. Affrontiamo queste elezioni con grande entusiasmo e con la consapevolezza che possiamo ottenere i risultati sperati”. 
“Sono molto orgoglioso di essere stato scelto – ha detto il candidato alla Camera Stefano Baccelli -. Per la prima volta, i circoli di Lucca e della Versilia hanno scelto i candidati in modo condiviso, con un processo breve ma molto intenso. Un fatto nuovo che dimostra che il partito ha una classe dirigente che si assume le proprie responsabilità. Io e Andrea rappresentiamo non solo noi stessi ma un ‘Noi’: siamo una bellissima squadra fatta da sindaci, amministratori, consiglieri e semplici simpatizzanti. Una squadra che ha dimostrato, in questi anni, di avere un certa capacità di progettare lo sviluppo sostenibile del territorio”.
“Perché sceglierci? – ha proseguito Baccelli – Vorrei dire che si tratta di una scelta di buon senso e di voto utile, per la nostra comunità e per il nostro territorio. Siamo una bellissima squadra capace di grandi risultati, come abbiamo visto durante la campagna elettorale per il Comune di Lucca dove abbiamo ribaltato una situazione che ci vedeva in una posizione molto difficile”. 
Baccelli ha poi voluto rimarcare alcuni dei risultati raggiunti in questi anni, in particolare durante il suo mandato come presidente della Provincia: la realizzazione di nuovi ponti e strade, il potenziamento della linea ferroviaria Lucca-Aulla e il raddoppio della Lucca-Pistoia, gli scali merci del Frizzone, di Castelnuono e Camporgiano, gli investimenti per l’edilizia scolastica (in particolare, il liceo musicale, il Vallisneri, il Carrara, l’iti e l’istituto agrario), il rifacimento dell’argine del Serchio dopo l’alluvione del 2009. 
Baccelli ha poi voluto rispedire al mittente le accuse sul fatto la coalizione Pd non guarderebbe abbastanza a sinistra: “Non ci ritroviamo nell’accusa di non guardare a sinistra – ha spiegato -. Noi abbiamo fatto molte cose di sinistra: abbiamo stabilizzato centinaia di precari. È vero che dei molti nuovi contratti prodotti con il Jobs Act metà sono precari ma l’altra metà è a tempo indeterminato. Noi ci proponiamo come candidati credibili di centro sinistra e sono sicuro che avremo delle sorprese”.
La parola è poi passata al senatore uscente Andrea Marcucci, la cui rielezione dovrebbe essere quasi “blindata” grazie anche all’inserimento nel listino del proporzionale. “È un grande onore per noi avere questo riconoscimento da parte del partito locale: una spinta a lavorare bene per il nostro territorio. Conosciamo perfettamente l’area in cui ci candidiamo, abbiamo relazioni, ci siamo sempre mossi all’interno delle istituzioni che abbiamo avuto l’onore di rappresentare con l’intento di fare il bene del nostro territorio. Crediamo sui rapporti come fulcro della politica: tramite un confronto continuo con cittadini, sindaci di qualsiasi colore politico, assessori e consiglieri si può fare un ottimo lavoro. Questo modo di fare ci ha arricchito: ci ha fatto conoscere nuove realtà che non facevano parte del nostro contesto”. 
“Molto si è fatto in questa legislatura – ha aggiunto Marcucci – per portare il paese fuori dalla crisi. Letta, Renzi e poi Gentiloni sono riusciti ad invertire tutti i valori economici. Abbiamo la forte volontà politica di proseguire in questa direzione e far ripartire gli investimenti”. 
Anche Marcucci ha poi ribadito i risultati ottenuti come presidente della Commissione scuola e cultura del Senato: “L’emozione più grande che ho provato è stata quando ho inaugurato nuove scuole. Tornare ad investire nella scuola e nella cultura é stata una grande svolta che abbiamo portato in questa legislatura. Investire in ricerca e nei beni culturali anche come opportunità economica é qualcosa che ti fa capire l’importanza della politica e delle scelte che vengono prese”. 
“Un altro momento molto toccante per me – ha detto il senatore – é stata l’orazione ufficiale in occasione della commemorazione per la strage di Sant’Anna di Stazzema che ho avuto l’onore di fare l’anno scorso. Ogni politico, anche al di la delle celebrazioni ufficiali, dovrebbe andare la. Perché è da li che nascono le nostre radici culturali democratiche”. 
Anche Marcucci rispedisce al mittente l’accusa di non essere abbastanza di sinistra: “Il Pd é stato il motore di scelte che hanno modernizzato il paese e che i progressisti aspettavano da 30 anni: penso alle unioni civili ed al fine vita, un provvedimento che le famiglie ci chiedevano con grande convinzione. Certo, ci sono dei temi che sono rimasti aperti come lo ius soli ma negli ultimi anni c’è stata una grande spinta sui diritti civili e di questo siamo molto orgogliosi. Noi ci proponiamo al paese come classe dirigente credibile e competente. Senza proclami o slogan che servono solo a raccogliere i voti. Se eletti, continueremo a rappresentare le esigenze dei nostri concittadini”. 
I due candidati non hanno espresso giudizi sui propri avversari ma hanno voluto lanciare un appello agli elettori. “La nostra campagna elettorale – ha spiegato Baccelli – sarà volta a far capire che dietro me e Andrea c’è una squadra ed una classe dirigente sul territorio che solo il Pd può vantare. Riteniamo che questo faccia la differenza. Scelgano i cittadini se ritengono di essere meglio rappresentati da noi o da altri. Noi siamo quelli che rispondono al telefono e che conoscono la realtà che rappresentano. Competenza ma anche relazione umana. Noi chiediamo di essere scelti per questo, a prescindere dalle sigle, dai sondaggi e da questo vento mediatico che ci vede sfavoriti”. 
“Ci sottoponiamo volentieri al giudizio degli elettori – ha aggiunto Marcucci – con la nostra esperienza e le nostre conoscenze che sono note a tutti. Credo molto nella capacità di valutazione degli elettori”. 
Marcucci ha voluto anche replicare a Cecilia Carmassi, candidata alla Camera per Liberi e Uguali che sabato (27 gennaio) aveva definito il Pd come “il partito del capo”. “Io non ho visto dalle altre forze politiche – ha detto Marcucci –  un processo altrettanto democratico per l’elezione del proprio segretario. LeU ha fatto una scelta sbagliata che porta acqua al mulino del populismo. In questi cinque anni abbiamo portato a casa molti degli obiettivi che erano nel nostro programma e che erano attesi da decenni. Siamo molto orgogliosi di questo: la dimostrazione evidente della nostra matrice culturale e delle nostre capacità”. 
I due candidati non si sono espressi sulle scelte fatte dalla segreteria nazionale riguardo ai nomi inseriti nei listini bloccati del proporzionale, in cui effettivamente la rappresentatività del territorio è garantita solo dallo stesso Marcucci e dall’ex sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti. Nei listini ci sono anche nomi di peso come il ministro della difesa Roberta Pinotti e quello della pubblica amministrazione Marianna Madia, salita agli onori della cronaca per alcuni scandali tra cui un’accusa di plagio della propia tesi svolta all’Imt, accusa poi archiviata (leggi). Marcucci ha spiegato che questa è stata una precisa scelta del partito, con la rappresentanza del territorio affidata ai candidati nei collegi uninominali e il proporzionale che risponde invece a logiche diverse. 
Alla domanda se l’esito delle elezioni potrà avere delle ripercussioni sulle amministrazioni locali a marchio Pd ha risposto Stefano Baccelli: “Certamente il risultato delle elezioni potrebbe essere un buon viatico in caso di risultato positivo o viceversa in caso di sconfitta. Per quanto riguarda le amministrazioni esistenti, se riusciremo a mantenere la filiera che siamo riusciti a creare si può continuare a fare bene, anche con amministrazioni non di centro sinistra”.
Colpo di coda finale con il segretario Puppa che ha annunciato lo sblocco di 2 milioni di euro per la Provincia di Lucca a favore delle famiglie bisognose con figli nella fascia 0 – 6. Risorse che serviranno per ridurre le rette dei nidi: “Un’altra cosa di sinistra che abbiamo fatto” il commento piccato di Baccelli.
Questa la lista dei candidati dem nel proporzionale: alla Camera Marianna Madia, Antonello Giacomelli, Martina Nardi e Umberto Buratti; al Senato Roberta Pinotti, Andrea Marcucci, Caterina Biti e Lorenzo Becattini.

Luca dal Poggetto

Il video di Stefano Baccelli – Via alla campagna elettorale dal monumento di Don Aldo Mei

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