Baccelli (Pd): “Doping, Regione sia parte civile”

“La Toscana tenga alta la propria immagine di terra che ama il ciclismo, da sempre regione-culla delle due ruote”. Con queste parole, i presidenti delle commissioni ambiente e sanità in della Regione Toscana Stefano Baccelli e Stefano Scaramelli hanno proposto la costituzione come parte civile della Regione nell’eventuale procedimento penale per doping, a seguito dell’inchiesta coordinata dalla procura di Lucca che sta sconvolgendo il mondo del ciclismo.

“La Toscana – spiegano Baccelli e Scaramelli – è terra di ciclismo, amatoriale e non solo. La passione per le due ruote si tramanda da generazioni, da quando le strade, pur bianche, nell’arrampicarsi nei sali scendi delle nostre colline hanno appassionato alla fatica e al sudore generazioni su generazioni. Sono oltre 23 mila gli amanti delle due ruote toscani, appassionanti dello scorrere silenzioso dei loro copertoni lungo gli asfalti o innamorati del rumore campestre di ruote robuste che li trasportano nelle nostre campagne”
Proprio in nome di questa passione, Baccelli e Scaramelli hanno predisposto la mozione in discussione oggi (13 febbraio) in Consiglio con cui chiedere appunto che “la Toscana si costituisca parte civile in un eventuale procedimento penale per doping a seguito dell’inchiesta in cui è coinvolto il mondo del ciclismo dei dilettanti toscani”.
“Come Regione – prosegue la mozione firmata dai due presidenti di commissione – non ci compete capire o scoprire di chi sono le colpe. A noi compete tenere alta l’immagine di una Regione che insegna ai propri figli che i risultati, i successi o gli insuccessi, vanno conquistati con la fatica e con il sudore senza ricorrere a scorciatoie pericolose per la salute e l’integrità fisica. La Toscana è terra di ciclismo e deve restare terra libera dal doping”.

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