Italiani all’estero, le richieste dei ‘Lucchesi nel mondo’ alla politica

Nell’avvicinarsi della scadenza elettorale, anche l’associazione Lucchesi nel mondo fa proprio il documento programmatico dell’Unaie indirizzato alle forze politiche che concorreranno alle elezioni del 4 marzo, nel quale sono rappresentate le questioni che si ritiene opportuno vengano affrontate e sviluppate nella prossima legislatura sul tema degli italiani del mondo. Questioni legate anche alle problematiche degli italiani all’estero e dell’associazionismo di emigrazione che li rappresenta, “che deve divenire – si legge negli obiettivi – capace d’integrare la tradizionale e più antica presenza organizzata con i nuovi bisogni e le necessità che caratterizzano le sfide del presente e del domani ha bisogno di strumenti adeguati. A cinquant’anni dalla sua fondazione l’associazione, tramite il fitto e diffuso reticolo organizzativo all’estero, rappresenta un’opportunità concreta per il territorio lucchese di attrarre interesse economico, culturale e turistico.”

Ad elezioni avvenute, il documento in oggetto – elaborato dall’Unaie – costituirà il presupposto per successivi incontri interlocutori con i nuovi parlamentari eletti, sia all’estero che nei territori di operatività delle singole associazioni, sia con le articolazioni governative.
Tra i primi obiettivi “la promozione del made in Italy – si legge nel testo – emancipando il prodotto italiano ai livelli più alti con il coinvolgimento della società civile dei Paesi di residenza. Creare eventi di valenza internazionale in sinergia con le nostre rappresentanze all’estero che promuovano le eccellenze produttive del territorio. Importante anche lo sviluppo di azioni sinergiche per l’attrazione di investimenti dall’estero e il potenziamento della collaborazione tra associazioni, Camera di Commercio e Confindustria. In lista tra gli obiettivi la revisione dell’Imu anche per gli italiani iscritti all’Aire in età lavorativa e il sostegno al rientro degli expat con sgravi fiscali e incentivi per l’apertura di società/aziende, con facilitazioni per il superamento delle pratiche burocratiche”. Ma nel documento programmatico dell’associazione Lucchesi nel mondo la lista degli obiettivi è davvero ampia: oltre al sostegno e finanziamento agli enti culturali per la promozione della lingua italiana e delle comunità linguistiche storiche del nostro paese presenti all’estero, non poteva mancare anche l’individuazione di manifestazioni di grande qualità culturale, con costi sostenibili, da proporre all’estero e concretizzare a costi contenuti grazie all’apporto ed al coinvolgimento dell’associazionismo di emigrazione.
Tra gli obiettivi anche “il potenziamento delle borse di studio a oriundi italiani – prosegue la nota – intenzionati a frequentare l’Università in Italia, o specializzazioni post laurea, il sostegno all’editoria rivolta agli italiani residenti all’estero. E in una società in continua evoluzione importantissimo anche il sostegno ai nuovi mezzi di comunicazione (social network, web radio, siti web) e il sostegno diretto all’associazionismo rivolto agli italiani all’estero in quanto mezzo per il mantenimento e lo sviluppo della diffusione della lingua e della cultura italiane, con particolare attenzione alle specificità dei vari territori in cui sono presenti comunità linguistiche storiche”. Tra gli ultimi punti del piano programmatico anche “la promozione e il finanziamento delle realtà museali e dei centri di documentazioni dedicati alla storia dell’emigrazione italiana e l’inserimento della storia dell’emigrazione italiana nelle scuole con approfondimenti suoi testi scolastici e percorsi specifici dai inserire dei Pof al fine di sollecitare l’integrazione, l’accoglienza ed il rispetto dell’altro”.

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