Mallegni a Castelnuovo: “Immigrati danneggiano nostra serenità”

Si incentra sulla sicurezza l’intervento di Massimo Mallegni a Castelnuovo Garfagnana nell’incontro con i cittadini che si è tenuto ieri (17 febbraio) nella sala Suffredini.
“Noi stiamo ospitando clandestini – ha detto l’ex sindaco di Pietrasanta, candidato al Senato – Solo il 5 per cento può stare nel nostro paese. Il resto deve essere rimpatriato. Con 2,50 euro del pocket money al giorno come pensate che possano vivere? O vengono sfruttati pagando il loro lavoro poche euro al giorno o devono delinquere. In ogni caso danneggiano la nostra comunità e la nostra serenità”.

“Tra chi ha diritto a vivere nel nostro paese – prosegue Mallegni – c’è anche Mohamed che vive qui da anni e si è guadagnato il diritto a stare qui. E’ arrivato da regolare. Non da clandestino. L’Italia deve tornare ad essere un paese serio” “Abbiamo una proposta, condivisa da tutto il centro destra, per fermare gli sbarchi, rimpatriare i profughi ed attuare un piano Marshall per l’Africa”.
Mallegni ha parlato anche di enti locali: “Da amministratore locale, da sindaco di lungo corso, saprei dove mettere le mani per liberare risorse e consentire agli enti locali di fare investimenti. Oggi a causa della legge di stabilità e del prelievo forsennato da parte del governo centrale, non è possibile. Lo Stato prende di più di quello che da indietro alle comunità ed i sindaci sono costretti a fare i miracoli”. “Prendiamo l’esempio di Pietrasanta – ha detto Mallegni – che raccoglie 22 milioni di euro di Imu: 8 milioni volano a Roma. I comuni non possono spendere, non possono assumere a causa di vincoli messi da chi non conosce la macchina amministrativa. Gli amministratori che provengono dal territorio possono portare un contributo di efficienza e praticità al bisonte Stato”.
Secondo Mallegni i comuni sono la prima leva economica di un territorio: “In Italia ci sono 7.978 comuni – ha spiegato – il 70% ha meno di 5mila abitanti: dobbiamo consentire ai comuni di trattenere tutta la quota Imu. Il prelievo statale è troppo elevato. Voglio impegnarmi in prima persona per modificare alcuni aspetti del prelievo da parte dello stato per assicurare più risorse ai comuni e alle comunità”.

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