Vandali e degrado ai Macelli – Foto foto

Vetri rotti, bicchieri e bottiglie di plastica ammassati a bordo strada o gettati nei giardini delle case e – quel che è ancora peggio – processioni di persone che utilizzano le vie che costeggiano le abitazioni per espletare i propri bisogni fisiologici. Non si tratta di un girone dell’inferno dantesco, certo, ma è la situazione di degrado vissuta – ormai da anni – dai residenti di via Cantore, a due passi dai pubblici Macelli.

Anche stamani (17 marzo) percorrendo la via principale e le stradine secondarie (la maggior parte delle quali private, ndr) che collegano la zona del mercato di Pulia ad uno dei luoghi di culto del divertimento giovanile, la situazione appare indecorosa. La zona, infatti, è tappezzata da bicchieri, vetri di bottiglie di birra in frantumi ed anche sacchetti di plastica, gettati nei giardini delle abitazioni abbandonate, vicine ai pub ed alla Snai.
“Quando venimmo ad abitare qui, 40 anni fa – ricorda una sconsolata coppia di residenti, che passeggia commentando la situazione di degrado – la situazione era completamente diversa. Si trattava di una zona di pregio, tranquilla e pulita. Oggi, invece, ci troviamo a vivere una pluralità di problemi che sembrano non trovare soluzione, se non mediante gli accorgimenti di noi privati”.
Sì perché – è la denuncia di altri due storici residenti – la situazione, nel corso degli anni, si è fatta insostenibile. “Non vogliamo dare per forza la colpa ai locali o all’agenzia di scommesse – sostengono – ma è un dato inoppugnabile che, da quando ci sono, qua la situazione è andata peggiorando, dal punto di vista del decoro. Sappiamo che loro non possono essere responsabili dell’inciviltà della gente, e sappiamo anche che si danno da fare per pulire, ma non basta. A loro chiediamo, magari, di mettere qualche bidone in più all’esterno delle proprie attività, per incentivare gli avventori a non gettare tutto per terra”.
Il problema maggiore, però, è quello dei gruppetti di giovani – per la maggior parte italiani – viene evidenziato – che si avventurano fin sotto le abitazioni private, preferendole al bagno dei locali, per fare i propri bisogni. “Prima andavano tutti in una stradina che costeggiava un edificio proprio di fronte al Pub – ricordano -, ma se guardate oggi, il proprietario, esasperato, ha transennato tutto. Allora hanno cominciato a venire davanti al nostro condominio e non soltanto: siamo arrivati al punto di dover installare un cancello per impedirlo. Una spesa grande, ma necessaria: i condomini non potevano più sopportare l’odore di urina quotidianamente. La cosa peggiore? Quando li abbiamo redarguiti si è scoperto che sono tutti ragazzi che vivono a Lucca. Mi chiedo cosa penserebbero i genitori, se lo facessero davanti a casa loro”.
Non è finita qui però: “Una volta messo il cancello – commentano i residenti – hanno cominciato a scavalcarlo. Tutto questo, anche per non fare il giro largo dai Macelli fino a qui. Li abbiamo beccati diverse volte, intimando di smettere, poiché si tratta di proprietà privata: nulla da fare. Per tutta risposta, ci hanno spaccato il portone del condominio. Abbiamo denunciato tutto ai carabinieri di san Concordio, qualche mese fa: ci hanno detto che non si poteva fare nulla di più che raccogliere la segnalazione”.
I residenti – molti dei quali si armano di scopa e sacchi di plastica al mattino – chiedono però maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine, specialmente nei weekend, e domandano un maggior numero di passaggi da parte dei mezzi si Sistema Ambiente. “Da queste parti – concludono – si parla ormai da anni anche di attività di spaccio, per non ricordare le risse. Abbiamo saputo anche di macchine danneggiate, ma non sappiamo se per furti o se per spregio”.
Infine, problema su problema, c’è la questione del parcheggio selvaggio: “Qua – di sera – tutti posteggiano sui marciapiede e davanti ai cancelli delle case, incuranti dei divieti di sosta. Molto spesso, nei weekend, ci siamo trovati al punto di dover parcheggiare lontano, perché non riuscivamo ad entrare nelle nostre abitazioni. Non vogliamo incolpare nessuno nello specifico per tutto questo, ma adesso ci siamo stancati: pretendiamo risposte da parte delle istituzioni”.

Paolo Lazzari

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.