Povertà e distribuzione della ricchezza, al Dlf l’incontro di ‘Sinistra con’

“Fino a quando per il sistema economico globale la remunerazione della ricchezza di pochi rimarrà un obiettivo predominante rispetto alla garanzia di un lavoro dignitoso per tutti, non sarà possibile arrestare la crescita di questa estrema e ingiusta disuguaglianza”E: ‘ quanto afferma l’organizzazione non governativa internazionale Oxfam, da settant’anni impegnata contro la fame, le ingiustizie e per affrontare le emergenze umanitarie. E che ogni anno presenta un rapporto sulle disuguaglianze e sulla povertà. Per la presentazione di questo rapporto e la discussione di questi temi l’associazione “Sinistra con” organizza un incontro pubblico domanì (23 marzo) alle 17 al Dopolavoro Ferroviario in via Cavour 123. Relazioneranno sul tema Francesco Petrelli, responsabile delle relazioni istituzionali di Oxfam Italia e portavoce di Concord Italia e Alessandro Volpi, docente di storia contemporanea all’Università di Pisa e sindaco di Massa.

“In quello del 2018 emerge tra l’altro come nell’anno precedente – spiegano i relatori – la ricchezza dei miliardari si è accresciuta di 762 miliardi di dollari, un incremento che, a titolo comparativo, rappresenta 7 volte l’ammontare delle risorse necessario per far uscire dallo stato di povertà estrema 789 milioni di persone. Dopo un trentennio di globalizzazione neoliberista il mondo è più ingiusto. Ed ogni anno lo diventa sempre di più. L’1% della popolazione mondiale possiede una ricchezza equivalente a quella dell’altro 99 per cento. Poche decine di super ricchi posseggono un patrimonio pari a quello della metà della popolazione più povera del mondo, cioè 3,7 miliardi di persone. Anche in Italia la direzione è questa. Nel nostro paese a metà 2017, il 20 per cento più ricco degli italiani deteneva oltre il 66 per cento della ricchezza nazionale netta. Nel periodo 2006-2016, il reddito nazionale disponibile lordo della parte più povera degli italiani è diminuito del 23,1 per cento. Secondo l’Istat il 30% della popolazione italiana è a rischio povertà o esclusione sociale. Sono oltre 18 milioni di persone. In Italia e nel mondo vi è un peggioramento costante dei salari e delle condizioni dei lavoratori. E le condizioni di lavoro peggiori spettano alle donne”.

 

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