Pd contro Bindocci: “Dal consigliere M5S solo slogan per attaccare chi amministra seriamente”

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“Superficialità e approssimazione sono i termini che meglio qualificano le riflessioni ‘pasquali’ del consigliere Cinque Stelle Bindocci riguardo all’operato dell’amministrazione comunale di Lucca”. Con queste parole il gruppo consiliare del Pd, capitanato da Renato Bonturi, va all’attacco del pentastellato che aveva tacciato di incoerenza l’azione della giunta su grandi temi, dalle partecipate, alle Rsa fino al futuro del Campo di Marte.

“Un elenco di questioni – riprende il Pd – che il consigliere poco conosce e poco tiene a conoscere, assemblate in una macedonia senza capo né coda. Dalle società partecipate, all’urbanistica e alla sanità, ciò che stupisce non è tanto la scarsa conoscenza dei temi o dei percorsi amministrativi necessari al perseguimento degli obiettivi, quanto la persistente volontà di non affrontare le questioni in maniera seria ed approfondita, preferendo la strategia comunicativa della polemica e della critica distruttiva a prescindere. Tutto fa brodo per raccattare qualche voto in più dai mal di pancia delle persone. Ma una proposta l’illuminato consigliere pentastellato l’ha mai fatta al consiglio comunale e all’amministrazione? Mai. Solo slogan e interminabili arringhe funzionali esclusivamente al protagonismo del nostro principe del foro. Fortunatamente la maggior parte dei consiglieri comunali, di maggioranza ma anche di minoranza, interpreta il proprio ruolo diversamente. C’è chi studia con pazienza e attenzione le questioni complesse che caratterizzano un contesto articolato come quello lucchese, con l’ascolto e l’umiltà necessari ad individuare le soluzioni giuste a problematiche annose o ad offrire un contributo utile a un progetto per lo sviluppo della città, pur nella differenza dei punti di vista e delle posizioni politiche. Pensiamo – aggiunge il Pd -che banalizzare e sminuire un lavoro importante come quello che l’amministrazione comunale nella sua interezza ha compiuto e sta compiendo su partecipate, urbanistica, promozione della città, sociale, pur con tutte le difficoltà del caso, non sia utile a nessuno, non ai cittadini ma nemmeno a chi è stato destinato dal voto popolare al ruolo di opposizione. Se c’è un messaggio che ci auguriamo che le Festività Pasquali possano portare è che il tempo delle faziosità e degli opportunismi elettorali è finito e che l’impegno, l’ascolto, il confronto, anche duro, nel merito e l’onestà intellettuale sono i soli strumenti utili a far crescere la nostra città. Speriamo che non resti inascoltato”.

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