Con la centralina arredi e manutenzioni al parco fluviale foto

Mini impianto idroelettrico sulla riva sinistra del fiume Serchio, in località Palazzaccio a Sant’Anna: una realizzazione che porterà lungo il parco fluviale una serie di interventi migliorativi – e relativa manutenzione annuale – a carico di Ies, la società bresciana che ha proposto la nuova infrastruttura per la produzione di energia pulita. La convenzione con il Comune di Lucca, approvata dalla giunta comunale questa mattina (17 aprile), prevede che prima dell’inizio dei lavori siano ripianate tutte le buche nel tratto di percorso compreso tra ponte San Pietro e la passerella di via del Tiro a Segno, su entrambe le sponde, e che lungo lo stesso tratto vengano ripristinati e dotati di lucchetti i cancelli già esistenti, per impedire il transito dei mezzi, e siano riposizionati i new Jersey in cemento.

L’accordo è stato illustrato dall’assessore all’ambiente Francesco Raspini ai componenti della commissione urbanistica, che avevano richiesto di conoscerne il contenuto prima di esprimersi sulla variante puntuale con procedura semplificata che sarà sottoposta all’attenzione del consiglio comunale giovedì (19 aprile). Numerose le opere compensative che Ies realizzerà quando sarà ultimato il piccolo impianto e relativo volume tecnico: in primo luogo, verranno ripristinati i luoghi occupati temporaneamente durante il cantiere. A questo, sempre nel tratto tra ponte San Pietro e la passerella di via del Tiro a Segno, si aggiungerà il ripristino del piano carrabile di viabilità sterrate. Saranno inseriti arredi urbani lungo la sponda sinistra del fiume e verrà creata un’area didattica e ricreativa: per farlo, sarà necessario tagliare alberi pericolanti e regolarizzare la superficie. Nello specifico, saranno posizionati 11 nuovi tavoli con sedute e cestino porta rifiuti e 3 postazioni di raccolta differenziata. Verrà anche realizzato un percorso vita in legno con 10 postazioni attrezzate e saranno ripristinate due fontane. Ies provvederà, ancora, alla sistemazione e pavimentazione delle due aiuole spartitraffico presenti all’inizio del percorso sterrato. L’intorno del locale tecnico sarà sistemato con vegetazione arborea e arbustiva autoctona, tipica dell’ambiente e produttrice di bacche e frutti che facilitano lo stazionamento e l’alimentazione della fauna locale. Saranno piantati 5 olmi, 5 pioppi bianchi e 5 aceri campestri, 5 sambuchi, 5 cornioli, 10 sanguinelle, 10 biancospini e 5 noccioli. Tutto l’arredo urbano installato e il percorso carrabile dovrà essere mantenuto sempre in perfetto stato. Infine, Ies si impegna a cofinanziare progetti sul fiume Serchio, di divulgazione della cultura e sensibilità ambientale, con 500 euro l’anno. A garanzia degli adempimenti, Ies presenterà una polizza fidejussoria di 8000 euro per tutta la durata della derivazione idroelettrica. Il nuovo impianto idroelettrico di piccole dimensioni sarà realizzato all’altezza della traversa messa a punto nel 1998 di proprietà comunale, che determina una salto delle acque di un metro e 90. La società di Brescia ha ottenuto l’autorizzazione unica della Regione Toscana e il tempo stimato per ultimare i lavori, che inizieranno dopo il via libera alla variante del consiglio comunale, è di 6 mesi. Saranno adottate soluzioni tecnologiche innovative per non interferire con la fauna ittica del fiume Serchio, attraverso l’utilizzo di turbine smussate e la realizzazione di una scala di risalita per i pesci. Ies – come richiesto dal Comune di Lucca – si farà carico della manutenzione dell’intera traversa (lunga circa 130 metri) benché l’impianto, di fatto, occuperà solo un decimo di questa lunghezza. In linea con gli obiettivi europei per incentivare le energie rinnovabili e la sensibilità ambientale della cittadinanza, intorno al volume tecnico saranno installati pannelli didattici. Ies monitorerà l’impianto costantemente con un sistema di videosorveglianza e telecontrollo, operativo anche in caso di emergenza qualora si verificasse una piena del fiume. La produzione di chilowattora stimati in un anno è pari a un milione e mezzo. Il percorso autorizzativo dell’impianto idroelettrico di Ies è iniziato nel 2011 con la presentazione del progetto alla Provincia di Lucca, ed è poi approdato nel 2016 alla giunta regionale che si è espressa positivamente sulla compatibilità ambientale, attivando la concessione. Il progetto, che per gli aspetti di tipo ambientale è stato curato dalla biologa Arianna Chines, era stato illustrato all’inizio del mese di marzo all’interno della commissione urbanistica.

Il dibattito in commissione
Dopo l’illustrazione dell’accordo, l’assessore Raspini ha informato i commissari del parere ricevuto dalla Sovrintendenza: “Dopo la conferenza dei servizi in Regione dello scorso 7 marzo – ha detto – sono giunte osservazioni fuori tempo da parte della Sovrintendenza che, senza entrare nel merito con puntualità, ha espresso perplessità di ordine paesaggistico. Tuttavia abbiamo scelto di non fermare un iter che aveva già ottenuto tutte le autorizzazioni degli enti sovraordinati, per un progetto che in sede di valutazione di impatto ambientale era stato migliorato notevolmente e reso più rispettoso del contesto. Senza una motivazione oggettiva per opporsi, infatti, la società avrebbe potuto ricorrere al tribunale amministrativo”. Il consigliere di CasaPound, Fabio Barsanti, ha fatto notare che tra le opere compensative richieste manca l’installazione di nuovi punti luce: “Non conosco nello specifico il livello di illuminazione di quella zona – ha detto – ma avrei reputato importante spingere su quel fronte”. Perplessità da parte della consigliera Simona Testaferrata di Forza Italia: “La manutenzione della traversa è a carico di Ies, bene, ma la proprietà è comunale: avrei reputato più conguro che la società corrispondesse quindi un canone annuo, perché sfruttando una nostra risorsa naturale produrrà utili”. “Mi fa piacere che consigliera Testaferrata sia sensibile alla grossa questione dello sfruttamento, da parte dei privati, di risorse pubbliche – ha ribattuto il consigliere di Lucca Civica Gabriele Olivati – tuttavia dobbiamo attenerci a delle direttive dell’Unione Europea, non è compito dei consiglieri comunali opporsi, ma la ringrazio per aver sollevato un argomento di così ampio respiro politico”. “La scelta fatta è andata a vantaggio diretto della comunità – ha spiegato la presidente di commissione, Francesca Pierotti (Pd) – che avrà in dotazione non soltanto un parco fluviale con maggiori arredi, ma anche meglio tenuto”. “Abbiamo riconosciuto l’importanza del fiume Serchio anche nel piano strutturale – commenta l’assessore all’urbanistica Serena Mammini – e abbiamo voluto giocare bene questa partita, per ottenere il massimo a vantaggio della fruizione pubblica di questa risorsa. Per incentivare la produzione di energie rinnovabili, in linea con gli obiettivi europei, la normativa nazionale e regionale determina un percorso molto semplificato. Occorre precisare – continua Mammini – che se non fosse stata necessaria la variante urbanistica sarebbe bastato il parere tecnico degli uffici per completare l’iter autorizzativo. Invece approderà in consiglio una condivisione che consentirà alla Regione di rilasciare l’autorizzazione unica che costituisce anche variante urbanistica”. “Avrei preferito – è il commento del consigliere Enrico Torrini di SìAmo Lucca – che fossero quantificati in termini economici i benefici che Ies si impegna a lasciare sul nostro territorio e che l’utile derivato dallo sfruttamento delle nostre acque fosse andato a vantaggio di un’azienda del territorio”. La proposta di delibera per la presa d’atto e condivisione della variante al regolamento urbanistica ha ricevuto il parere favorevole dei consiglieri Pierotti, Pagliaro, Bonturi e Olivati, l’astensione di Barsanti e Torrini e il non voto di Testaferrata. 

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