Una mappatura di tutti i punti luce nel territorio comunale di Lucca, ricompresi nel contratto Sinergo e gestiti da Gesam. E’ quello che, in sostanza, chiedono i consiglieri comunali di Lucca, di maggioranza e opposizione, componenti della commissione lavori pubblici. Una richiesta non solo per conoscenza, ma per evitare in futuro situazioni come quelle che si sono verificate al Piaggione, dove il Comune ha interrotto il servizio di erogazione dell’illuminazione pubblica una volta resosi conto che lo steso era installato in una strada privata.

“Non esiste – ha detto l’assessore Celestino Marchini – una mappatura dei punti luce sul territorio comunale. Quindi il Comune interviene soltanto quando si rende conto di situazioni per cui viene erogato un servizio laddove non spetta. Per mappare tutto, peraltro, ci vorrà un po’ di tempo, all’incirca due anni”.
Una tempistica, quella indicata da Marchini, che non convince soprattutto il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci: “Gesam – dice – non mettendo a disposizione questi dati ha creato una situazione ingiusta che in qualche modo va sanato. Intervenga, dunque, per fornire i dati che servono ad affrontare le situazioni e ad evitare altri casi come al Piaggione”.
Il consigliere del Pd, Gianni Giannini, traccia una road map per eventuali interventi futuri: “Prima di procedere all’interruzione del servizio – dice – per chi da anni ne usufruisce anche se non ne aveva diritto, io dico che sarebbe bene parlarne e fare delle valutazioni. Occorre trovare prila le soluzioni senza arrivare alle manifestazioni di piazza”.
Quanto alle nuove installazioni di punti luce, in attesa del quadro completo che l’assessore ha promesso per un futuro incontro, Marchini ha annunciato tre lotti di interventi in cantiere, fra riqualificazione e realizzazioni ex novo. “Abbiamo 240 richieste – ha spiegato – di nuovi punti luce. Ho chiesto a Gesam una verifica sulla fattibilità che presto sarà completata. Il mio criterio di priorità resta, comunque, quello della sicurezza e quello della copertura dei centri abitati”.